La Nuova Sardegna

Federfarma: «Stop ai sintomatici nelle farmacie sarde»

Federfarma: «Stop ai sintomatici nelle farmacie sarde»

La federazione: c’è chi si presenta per ritirare referti o attivare il Fascicolo sanitario

01 novembre 2020
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SASSARI. I farmacisti sardi non ci stanno a accollarsi rischi più grandi di quelli che già devono affrontare ogni giorno e bloccano il ritiro degli esiti dei test da parte di soggetti sintomatici: «Da circa una decina di giorni - si legge in un comunicato di Federfarma -, nelle farmacie sarde si riversano cittadini per ritirare il referto del tampone Covid fatto a seguito di sintomatologia o tracciamento».

La Federazione invita quindi le farmacie a «sospendere cautelativamente il servizio di ritiro referti del tampone Covid-19, in considerazione della primaria responsabilità di protezione della salute e della tutela dei cittadini e dei farmacisti».

Ci sarebbe la possibilità, per i pazienti, di avere on line i risultati dei propri esami grazie al Facsicolo sanitario elettronico. Ma chi non ha ancora attivato il servizio deve recarsi in farmacia per farlo. Anche se l’assessorato alla Sanità ha diramato degli indirizzi secondo cui «in alcun modo il cittadino deve interpretare la necessità di disporre di un’identità digitale come un motivo per violare la quarantena (per esempio recandosi in Assl o in farmacia per attivare la propria tessera sanitaria o ritirare fisicamente il referto)».

Quindi chi è in isolamento non può andare in farmacia né per attivare il Fse, ma neppure per ritirare di persone il referto. «Il soggetto che si sottopone al tampone Covid - spiega Federfarma - probabilmente presenta già una sintomatologia o è stato comunque a contatto con soggetti che sono risultati positivi, e quindi dovrebbe tra l’altro astenersi dall’accedere a locali quali le farmacie al fine di scongiurare ulteriori contagi».

«Stiamo attivando circa 1500 tessere sanitarie al giorno - spiega Francesco Danero, presidente Federfarma Cagliari e Sud Sardegna che riunisce 256 farmacie -. Vista la situazione, sarebbe utile che la Regione implementi un meccanismo di delega meno restrittivo per l’attivazione delle tessere sanitarie - continua -. Una volta che la tessera viene attivata, il cittadino può attivare il Fascicolo sanitario elettronico anche da casa in autonomia e il referto Covid è consultabile anche tramite il medico di famiglia o il pediatra».

Per gli assistiti asintomatici e non soggetti a tracciamento, le farmacie «restano disponibili ad attivare sia la tessera sanitaria sia il Fascicolo sanitario elettronico e resta possibile il ritiro referti nella generalità dei casi».

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