Al via il primo bacino servito dal gas naturale
Lo attiva Italgas nell’Oristanese: 102 chilometri di condotte digitali pronte per il controllo remoto
04 novembre 2020
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ORISTANO. È il Bacino 19, nella zona centro orientale dell'isola, la prima delle 38 aree in cui è suddivisa la Sardegna per quanto riguarda il settore, interamente raggiunta dalla rete del gas naturale. Sono cominciate ieri da Uras, e si concluderanno tra una settimana a Marrubiu, le attività di messa in esercizio della rete che servirà sei comuni (ai due già citati si aggiungono Mogoro, Palmas Arborea, Santa Giusta e San Nicolò D'Arcidiano) per un totale di 20.000 abitanti.
Medea (che fa parte del gruppo Italgas) ha posato i 102 chilometri di condotte cosiddette «native digitali» perché dotate di sensoristica integrata per il controllo da remoto con la predisposizione per la posa della fibra ottica. Le reti saranno inizialmente alimentate attraverso carri cisterna, in attesa di poter procedere alla realizzazione dei già previsti depositi di Gnl (gas naturale liquefatto) che consentiranno una maggiore flessibilità nell'approvvigionamento del metano. La società ha già raccolto circa 5.000 manifestazioni d'interesse all'allacciamento alla rete.
«In Sardegna – spiega Paolo Gallo, amministratore delegato di Italgas – stiamo realizzando una nuova generazione di infrastrutture che estenderemo progressivamente in tutte le aree in concessione al Gruppo, contribuendo a colmare il gap energetico dell'isola. Siamo ormai intorno all'80% dei 1.100 chilometri di rete pianificati e un numero sempre maggiore di sardi potrà presto godere dei benefici del metano che garantisce fino al 30% di risparmi in bolletta». Italgas ha investito in Sardegna circa 500 milioni per la metanizzazione. Sono state già realizzati circa 750 chilometri di reti, alla fine saranno tra i 1100 e i 1200.
Medea (che fa parte del gruppo Italgas) ha posato i 102 chilometri di condotte cosiddette «native digitali» perché dotate di sensoristica integrata per il controllo da remoto con la predisposizione per la posa della fibra ottica. Le reti saranno inizialmente alimentate attraverso carri cisterna, in attesa di poter procedere alla realizzazione dei già previsti depositi di Gnl (gas naturale liquefatto) che consentiranno una maggiore flessibilità nell'approvvigionamento del metano. La società ha già raccolto circa 5.000 manifestazioni d'interesse all'allacciamento alla rete.
«In Sardegna – spiega Paolo Gallo, amministratore delegato di Italgas – stiamo realizzando una nuova generazione di infrastrutture che estenderemo progressivamente in tutte le aree in concessione al Gruppo, contribuendo a colmare il gap energetico dell'isola. Siamo ormai intorno all'80% dei 1.100 chilometri di rete pianificati e un numero sempre maggiore di sardi potrà presto godere dei benefici del metano che garantisce fino al 30% di risparmi in bolletta». Italgas ha investito in Sardegna circa 500 milioni per la metanizzazione. Sono state già realizzati circa 750 chilometri di reti, alla fine saranno tra i 1100 e i 1200.