La Nuova Sardegna

Precipita da Pedra Longa morto climber altoatesino

di Giusy Ferreli
Precipita da Pedra Longa morto climber altoatesino

Il ragazzo, campione di snowboard, ha perso una presa ed è scivolato nel vuoto Quattro anni fa in un incidente in montagna aveva perso la vita la sorella

12 novembre 2020
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BAUNEI. È spirato a bordo dell’elicottero del 118 dopo una caduta dall'ultima sosta della via d'arrampicata “Cromosomi corsari” a Pedra Longa, lo splendido monumento naturale a strapiombo sul mare di Baunei. Fatale per Hannes Hofer, un giovane climber altoatesino di 27 anni residente a Tiles, il devastante impatto con le rocce alla base della guglia calcarea. Soccorso in prima battuta dai tecnici del soccorso alpino della Guardia di finanza di Nuoro e poi dall’equipe sanitaria dell’Areus, al giovane non sono serviti i tentativi di rianimazione eseguiti a bordo dell'elicottero.

Non si sa per quale motivo Hofer, che stava arrampicando in compagnia di un amico, abbia mancato la presa. Il giovane è precipitato per svariati metri mentre l’amico assisteva impotente alla tragedia. È stato il suo compagno di cordata a dare l’allarme dalla parete sud del monolite di calcare alto 128 metri. Sin da subito le condizioni di Hofer, raggiunto dai tecnici delle Fiamme gialle e recuperato tramite un verricello dall'elisoccorso partito dalla base di Cagliari, sono apparse gravissime.

Il corpo del ragazzo è stato trasportato a Santa Maria Navarrese per essere poi trasferito nella camera mortuaria dell’ospedale di Lanusei. Nel frattempo i carabinieri della stazione di Baunei, arrivati a Pedra Longa con la squadra ogliastrina del Soccorso alpino e speleologico, hanno atteso che l’amico del giovane riguadagnasse terra per acquisire la sua testimonianza.

La notizia della morte di Hannes Hofer, istruttore dell'Alpenverein (il soccorso alpino di lingua tedesca), vigile del fuoco e campione di snowboard con diverse gare disputate nella Coppa del mondo, ha raggiunto velocemente il borgo di Tiles, piccola frazione di Bressanone, dove il ragazzo viveva con i genitori, Martha e Artur. Una famiglia già duramente colpita dai lutti: per una tragica coincidenza del destino il giovane è morto alla stessa età di sua sorella Helene, deceduta in un incidente in montagna 4 anni fa.

La tragedia che ha spezzato la vita del giovane ma esperto climber è solo l’ultima di una lunga serie sulle falesie sarde. Quest’estate, stessa sorte è occorsa all'alpinista trentino Giuliano Stenghel, per tutti Sten, morto durante una scalata su una parete rocciosa di Tavolara. La tragedia ha sconvolto il mondo dell'alpinismo: l’uomo nato nel 1953 a Rovereto, guida alpina, istruttore nazionale del Cai dal 1978, era anche scrittore. L'alpinista, con casa a Porto San Paolo, conosceva molto bene la zona, in particolare Tavolara, dove aveva aperto diverse nuove vie. Il suo corpo era stato recuperato in mare dalla Guardia Costiera. Andando a ritroso nel tempo c'è un altro tragico episodio, avvenuto ancora una volta a Pedra Longa. Diversi anni addietro era stato un giovane ungherese, che aveva tentato la scalata senza corda né dispositivi di sicurezza, a precipitare nel vuoto in una giornata di vento. Per soccorrerlo in quell’occasione si era alzato in volo l’elicottero dei vigili del fuoco e un team di medici rianimatori. Recuperato con il verricello dall’imbuto di pietra in cui era caduto, il turista era stato trasportato nel piazzale di fronte a Pedra Londa e adagiato sul selciato. Qui per oltre una quarantina di minuti i medici avevano tentato di rianimarlo di fronte agli occhi pieni di lacrime della fidanzata. Invano.

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