La Nuova Sardegna

I pm hanno sentito tutti gli esperti

I pm hanno sentito tutti gli esperti

Ma sul piano penale la Procura ritiene chiarita la posizione del governatore

14 novembre 2020
2 MINUTI DI LETTURA





CAGLIARI. Il quadro è chiaro: il parere espresso via mail sull’opportunità di aprire le discoteche dell’isola ha un solo autore ed è il celebre infettivologo Stefano Vella. Degli altri tre, era in carica solo Giovanni Sotgiu che non si è mai espresso sull’ormai citatissima ordinanza 38 dell’11 agosto ma l’ha fatto cinque giorni prima, quando il Cts (Comitato tecnico scientifico) aveva detto un chiaro no all’ipotesi di promuovere le sale da ballo. I due docenti sono stati sentiti, l’uno dalla Procura di Cagliari e l’altro da quella di Tempio Pausania. La posizione di Vella è quella riportata nell’intervista che pubblichiamo qui sopra, il verbale di Sotgiu sarà presto trasmesso da Tempio all’ufficio della procuratrice Maria Alessandra Pelagatti, che insieme al collega Daniele Caria deciderà se integrare l’esame con altre domande o no. I magistrati cagliaritani hanno sentito nelle scorse ore anche gli altri due specialisti che fino all’autunno facevano parte del Cts, Pietro Cappuccinelli e Francesco Cucca: entrambi hanno spiegato di non aver dato alcun parere sulla questione discoteche. Resta il punto interrogativo sul valore, sul piano legale, della mail firmata da Vella e successivamente in parte ritrattata: il contenuto, per quanto informale e stringatissimo, è chiaramente a favore dell’apertura. Altrettanto certamente risente della fretta ed è in palese contrasto con quanto il Cts aveva sostenuto appena cinque giorni prima. Ma quale che sia la genesi di questa strana comunicazione resta il fatto che è stata protocollata e che Solinas, citandone l’esistenza in Consiglio, l’ha considerata un parere tecnico ufficiale. Sul piano penale, come la Procura ha sostanzialmente riconosciuto, la posizione del presidente risulta chiarita.

Ma c’è di più: il parere del Cts non era vincolante, quindi Solinas avrebbe potuto dare l’ok alle danze anche senza ricevere un’indicazione positiva. Bastava che l’avesse chiesta e ottenuta, indipendentemente dall’esito. Diversa la situazione, in un caso e nell’altro, sul fronte politico dove peraltro Solinas ha potuto contare su un sostegno bipartisan espresso prima con l’ordine del giorno dell’11 agosto firmato da dodici consiglieri e poi dall’approvazione del documento. (m.l)

In Primo Piano
Il caso

Sassari, palazzina pericolante: sgomberate dodici famiglie

di Paolo Ardovino
Le nostre iniziative