La Nuova Sardegna

Prepensionati a gennaio ma l’Inps ancora non paga

Prepensionati a gennaio ma l’Inps ancora non paga

Sedici poligrafici sardi vivono una situazione difficile senza stipendio né pensione. Appello del segretario Uilcom Tonino Ortega alla commissione Lavoro della Camera 

15 novembre 2020
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SASSARI. È vero che in questo disgraziato 2020 è successo un po’ di tutto ma quello che stanno vivendo 16 ex dipendenti dei due quotidiani sardi (La Nuova Sardegna e L’Unione) ha dell’incredibile. I nostri ex colleghi hanno lasciato il loro posto di lavoro lo scorso gennaio approfittando delle ristrutturazioni aziendali previste da una legge nazionale (la 160/2019), ma a oggi non hanno ancora percepito un euro di pensione. Una situazione pesante per chi ha famiglia e, nella maggior parte dei casi, una sola entrata. Una situazione già denunciata dal sindacato di categoria che ora, con una lettera firmata dal segretario generale della Uilcom Sardegna, Tonino Ortega, che adesso chiede l’intervento del presidente alla Presidente Commissione Lavoro della Camera dei Deputati, Debora Serracchiani, e alla deputata sarda Romina Mura, anch'essa membro della commissione Lavoro della Camera.

«I lavoratori poligrafici – spiega – sono stati oggetto di un ordine del giorno approvato il 20 marzo 2019 – che vedeva tra i firmatari proprio la Serracchiani e la Mura – in cui, preso atto dello stato di crisi che da anni sta interessando il comparto dell'editoria, si consentiva a un certo numero di lavoratori di accedere al pensionamento anticipato. Ebbene, nonostante ciò i lavoratori de L'Unione Sarda e La Nuova Sardegna che hanno usufruito del provvedimento continuano a scontrarsi con le lungaggini della burocrazia. A distanza di quasi un anno i 16 poligrafici prepensionati dai due quotidiani non hanno ancora percepito un euro a causa del continuo rimbalzo di responsabilità tra ministero del Lavoro e direzione centrale dell'INPS. Quest’ultima – sostiene ancora Ortega – dice di non aver ricevuto il decreto con il relativo elenco dei lavoratori che hanno diritto al prepensionamento e pertanto si trova impossibilitato ad avviare il monitoraggio della spesa».

Intanto la fine dell'anno si avvicina e con il passare del tempo aumenta anche la preoccupazione perchè a metà dicembre l’INPS chiuderà la contabilità e il rischio che lo stallo vada avanti ben oltre il Natale è concreto.

Da qui il nuovo appello alle esponenti della commissione Lavoro. «Se questa situazione dovesse protrarsi ancora i colleghi prepensionati potrebbero rimanere senza pensione per oltre un anno. Per questo, facendo riferimento alla vostra precedente iniziativa, chiedo un ulteriore intervento a sostegno delle famiglie dei poligrafici sardi, nella speranza che una vostra interrogazione alle istituzioni competenti possa contribuire al riconoscimento del diritto alla pensione a questi lavoratori».

«Come sindacato – conclude il segretario della Uilcom – viviamo da vicino la disperazione di tante famiglie che adesso cominciano ad accusare oggettive difficoltà ad andare avanti».

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