La Nuova Sardegna

Soddu e il lungo elenco di “non va bene”

Soddu e il lungo elenco di “non va bene”

Il sindaco contro la visione della Regione: «Tutto sotto controllo? Non è vero»

15 novembre 2020
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NUORO. «Dall’inizio dell’emergenza sanitaria non mi sono mai lasciato andare a polemiche che non avrebbero portato altro che sterili attestazioni di posizione e controproducenti personalismi che non avrebbero fatto altro che aggravare la situazione e rallentare il processo di individuazione di soluzioni ai problemi complessi e urgenti». Il sindaco di Nuoro Andrea Soddu non le manda a dire. È ancora a casa in quarantena, colpito dal Covid, ma ha parecchio da dire su come stanno andando le cose nella sua città. «Come sindaco ho sempre chiesto con forza, questo sì, che la tutela della salute dei cittadini, di tutti i cittadini, fosse sempre messa al primo posto e fosse l’unico faro dell’azione politica. Per questo non posso condividere né accettare l’affermazione secondo cui l’attuale condizione sanitaria cittadina sia sotto controllo e che tutto proceda secondo i piani, ovvero, che tutto vada bene». «Il quadro raffigurato dalla Regione – attacca Soddu –, se i reparti Covid degli ospedali sono arrivati alla saturazione e il pronto soccorso viene trasformato in reparto, non corrisponde alla realtà. Non va bene per i pazienti e perché condiziona la logistica necessaria, finalizzata alla separazione degli accessi dell’utenza del pronto soccorso, in pazienti Covid e ordinari». «Non va bene nemmeno che i pazienti e gli operatori che li trasferiscono sulle ambulanze del 118 e delle associazioni di volontariato siano costretti ad attese interminabili fuori dal San Francesco. Non va bene che si sia costretti a trasferire il delicatissimo reparto di Oncologia al terzo piano, con conseguenti problemi sui pazienti e sulla logistica. Non vanno bene la sospensione e il rinvio delle visite specialistiche e delle cure urgenti dei pazienti affetti da altre e gravi patologie, da cui scaturiscono inevitabili e ulteriori emergenze». «Non va bene che tutto il personale sanitario sia ridotto all’osso – sottolinea il sindaco di Nuoro – e che quello presente sia sfiancato da turni massacranti. Non va bene che la trasmissione dei dati, elemento imprescindibile alla definizione esatta della misura del problema, debba essere pretesa dal sindaco con un’ordinanza. Non va bene che a Nuoro non sia stato ancora destinato nessun medico per tamponare le gravi carenze di organico, che si debba invocare il supporto della sanità militare e che l’ospedale da campo allestito da un mese sia ancora inutilizzato». «Per la politica – chiude Andrea Soddu – non è il momento di discutere su chi abbia sbagliato consentendo le aperture delle discoteche. Per questo ci sarà tempo e modo. La politica ora è chiamata a prendere provvedimenti immediati, non più rimandabili».



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