La Nuova Sardegna

Ruba i gioielli di famiglia dalla casa dell’amico

di Luciano Onnis
Ruba i gioielli di famiglia dalla casa dell’amico

Il diciottenne aveva prelevato i monili per poi rivenderli a vari Compro oro Frequentava abitualmente l’abitazione e godeva di assoluta fiducia

16 novembre 2020
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VILLACIDRO. Dal comò nella camera da letto erano spariti numerosi oggetti d’oro di famiglia tenuti in un cofanetto: a rubarli era stato un fidatissimo amico 18enne del figlio dei padroni di casa, che poi ha cercato di piazzarli in più “Compro oro”. È stato individuato dai carabinieri grazie alla segnalazione del titolare di un negozio di compro oro: l’uomo spontaneamente aveva avvisato i militari del fatto che un ragazzo giovanissimo stava cercando di vendere una partita di oggetti personali preziosi di sospetta provenienza illecita. Il negoziante ha rifiutato l'acquisto e informato i carabinieri. I militari della Compagnia di Villacidro hanno riversato le loro attenzioni su un 18enne, ragazzo incensurato apparentemente insospettabile, quando una decina di giorni fa una donna si è presentata in caserma per denunciare la scomparsa di diversi gioielli dal cofanetto tenuto nel comò, senza che in casa fossero mai stati notati segnali di effrazioni a porte e finestre. Il ladro doveva essere entrato regolarmente con seconde chiavi o poteva trattarsi di una persona che frequentava abitualmente la casa. L'attenzione degli investigatori è andata sul ragazzo segnalato dal titolare del compro oro e la pista seguita si è rivelata buona quando è venuto fuori che il 18enne sospettato era amico del figlio della padrona di casa e assiduo frequentatore dell'abitazione. I carabinieri hanno preso contatti con tutti i compro oro della zona, ai quali spetta l’obbligo di legge di fotografare gli oggetti che ricevono e di tenere una documentazione degli acquisti compiuti e di chi li ha venduti o dati in pegno. Con un lavoro certosino gli investigatori sono riusciti a mostrare alla vittima del furto moltissimi oggetti in oro, fra i quali la donna ne ha riconosciuti diversi. Alcuni erano già stati fusi, altri erano in viaggio per Arezzo per essere riciclati e utilizzati per la produzione di altri monili in oro. Mancava solo il nome chi li aveva ceduti al compro oro, emerso dai registri di due negozi di Guspini e di Sanluri: si trattava di un amico del figlio della vittima del furto, sempre accolto affettuosamente in casa. Evidentemente aveva approfittato della distrazione da parte dei familiari dell’amico e della fiducia concessagli per portare via in più volte i gioielli, con l’obiettivo di non dare nell’occhio. Ora su di lui pende una denuncia alla Procura per furto aggravato e continuato.

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