In arrivo i tamponi rapidi per i migranti
CAGLIARI. Tamponi rapidi per verificare l'eventuale positività al Covid dei migranti appena sbarcati in Sardegna. Lo ha confermato ieri il commissario dell'Ares, Massimo Temussi. Agli operatori del...
18 novembre 2020
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CAGLIARI. Tamponi rapidi per verificare l'eventuale positività al Covid dei migranti appena sbarcati in Sardegna. Lo ha confermato ieri il commissario dell'Ares, Massimo Temussi. Agli operatori del Servizio prevenzione area migrazione saranno fornite le dotazioni per eseguire i test rapidi antigenici. La situazione dei contagi è diventata esplosiva nel centro di accoglienza di Monastir, come raccontano le ripetute segnalazioni dei sindacati di Polizia e le proteste plateali organizzate dai migranti ospitati nella struttura.
«Da quindici giorni non vengono fatti i tamponi», aveva denunciato lunedì Luca Agati del Sap, sottolineando i pericoli sia per gli operatori che per i cittadini, visto che gli stranieri spesso si allontanano dal centro. Ieri sono stati eseguiti 120 tamponi, e ora si attendono i risultati. Per i prossimi sbarchi il problema sarà risolto con i test rapidi.
Intanto inizia a chiarirsi il quadro
dei disordini scoppiati nella notte
fra sabato e domenica scorsa nel Centro di prima accoglienza di Monastir, che hanno portato alla denuncia da parte della polizia di otto migranti alloggiati nella struttura. Si tratta di cinque algerini e tre tunisini che devono rispondere di rissa, resistenza e danneggiamento. La loro posizione sarà adesso al vaglio dell'Ufficio immigrazione della questura di Cagliari per eventuali altri provvedimenti amministrativi che potrebbero essere emessi dal questore. Dopo i disordini scoppiati nella struttura è stata anche necessaria organizzare rapidamente una nuova fornitura di brande, spesso utilizzate come armi improprie durante gli scontri tra gli ospiti, oppure selezionate per realizzare scale di fortuna su cui arrampicarsi durante i tentativi di evasione dalle mura dell’edificio. (l.on)
«Da quindici giorni non vengono fatti i tamponi», aveva denunciato lunedì Luca Agati del Sap, sottolineando i pericoli sia per gli operatori che per i cittadini, visto che gli stranieri spesso si allontanano dal centro. Ieri sono stati eseguiti 120 tamponi, e ora si attendono i risultati. Per i prossimi sbarchi il problema sarà risolto con i test rapidi.
Intanto inizia a chiarirsi il quadro
dei disordini scoppiati nella notte
fra sabato e domenica scorsa nel Centro di prima accoglienza di Monastir, che hanno portato alla denuncia da parte della polizia di otto migranti alloggiati nella struttura. Si tratta di cinque algerini e tre tunisini che devono rispondere di rissa, resistenza e danneggiamento. La loro posizione sarà adesso al vaglio dell'Ufficio immigrazione della questura di Cagliari per eventuali altri provvedimenti amministrativi che potrebbero essere emessi dal questore. Dopo i disordini scoppiati nella struttura è stata anche necessaria organizzare rapidamente una nuova fornitura di brande, spesso utilizzate come armi improprie durante gli scontri tra gli ospiti, oppure selezionate per realizzare scale di fortuna su cui arrampicarsi durante i tentativi di evasione dalle mura dell’edificio. (l.on)