La Nuova Sardegna

All’inizio fu la figlia ad aprire con il “prestito d’onore” l’attività, ma poi è stata la madre a proseguire e a metterci giorno dopo giorno quell’ingrediente che se lo hai bene, altrimenti non è in vendita. Stiamo parlando di passione, di voglia di proseguire con l’arte antica imparata in casa da bambina ma che ha saputo personalizzare, lo spirito giusto per affrontare le levatacce alle 4 del mattino per infornare e preparare il prodotto diretto al cliente. Insomma per fare i dolci, di quelli speciali, serve tanto amore ma anche quello che i francesi chiamano “phisique du role”. Eppure Rita Nieddu, 65 anni, oranese (sopra nella foto di Massimo Locci), è una signora dal fisico minuto ma dallo spirito frizzante e gioioso. Quando arriviamo nel laboratorio di via delle Ginestre a Orani, sta decorando i biscotti lunghi e soffici con lo zucchero bianco. Motivi che si incrociano creando geometrie armoniche da scogliere in bocca. Sul banco ci sono dolci sardi classici, altri con le varianti di Rita, come i bianchini infarciti di crema o su pistiddu. Prodotti che catturano la vista e poi ovviamente il gusto. Ma qui tutti i sensi sono esaltati per la presenza di alcune materie prime appena colte nell’orto di famiglia, come uno splendido zafferano che inebria l’olfatto e cattura lo sguardo. Nel negozio-laboratorio non si trova molta merce, anzi. Il motivo è presto chiarito.

«Io lavoro quasi esclusivamente su ordinazione. È il metodo migliore per avere un prodotto sempre fresco. È la logica del prodotto artigianale che ha le sue regole e che rispetto molto volentieri», rimarca l’artigiana. Mentre invita a ripetute degustazioni il fotografo – che non si sottrae per missione – presenta la sua creazione per antonomasia. Sono ravioli dolci avvolti di miele con ripieno di mandorle, ricotta, noci e mele. Una leccornia solo a vederli. Un prodotto che in tanti ordinano qui nel laboratorio di Orani per un sapore che conquista nella sua semplicità, anche fuori dalle mura della Barbagia. A Sassari, i ravioli dolci di Rita Nieddu e le altre delizie made in Orani sbarcano con regolarità da diversi lustri. Si trovano nel negozio della famiglia Mannoni all’angolo tra via Asproni e via Zanfarino, insieme a tanti altri prodotti che arrivano dai migliori artigiani della Sardegna. È la stessa signora Rita a raccontare come è nato il sodalizio oltre quindici anni fa, quando un vassoio fu “galeotto”, tanto da convincere i titolari della storica rivendita a non privarsi più di quei dolci fantastici. «Fu la signora Delitala, che vive a Sassari ma è originaria di Orani, a mettermi in contatto. Ci siamo trovati bene e la collaborazione piacevolmente continua», ricorda l’artigiana. Dolci da ammirare per equilibrio di forme e colori, ma anche e soprattutto da degustare. I ravioli dolci pare che non facciano in tempo a mettere piede a Sassari con il corriere che vengono subito impacchettati e portati via. Come sempre speravamo di proporre la ricetta ai nostri lettori, ma Rita Nieddu protegge il copyright con energia e decisione. «No, non posso dire niente. Sono custode di dosi e accorgimenti. E, poi nutro sempre la speranza che mia nuora possa continuare l’attività. È un patrimonio anche immateriale che lascio volentieri a lei», dice Rita Nieddu osservando la ragazza e investendola di un testimone e una responsabilità a cui sarà difficile sottrarsi. Per il resto tutto inizia e finisce con dolcezza, ma ci sono gli zuccheri anche per il viaggio di ritorno. «Dai, un bianchino per favore, prendete», dice in modo cortese ma perentorio indicando il dolce di zucchero grande come un piatto da portata. La sensazione è la stessa di quando si usciva da bambini dalla casa di una parente che oltre a farti mangiare piacevolmente sul posto non ti mandava via senza prima averti fatto mettere in tasca qualche cioccolato e caramelle.