La Nuova Sardegna

Sindacopoli, chiesta una condanna

Sindacopoli, chiesta una condanna

Nella tranche cagliaritana del processo un progettista di Nuoro rischia 14 mesi

24 novembre 2020
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CAGLIARI. La condanna in abbreviato a 14 mesi di reclusione è stata chiesta dal pm Rossella Spano al giudice Manuela Anzani per Gianmaria Pintori (51 anni) di Nuoro, difeso dall’avvocato Antonio Mereu, imputato di concorso in turbativa della libertà degli incanti continuata nella tranche cagliaritana del processo Sindacopoli, che ha il suo fulcro a Oristano. Il magistrato dell’accusa ha chiesto, sempre all’interno del giudizio abbreviato, l’assoluzione per Sergio Serra (37 anni) di Nuoro, difeso da Maurizio Balloi, accusato dello stesso reato. Il primo avrebbe partecipato all’alterazione della procedura di scelta di un professionista cui affidare il progetto di manutenzione di alcune strade nel comune di Villasalto, collaborando con la società Essepi del vulcanico ingegnere di Tonara Paolo Salvatore Pinna (57 anni), plenipotenziario dell’associazione che pilotava le procedure di gara nei comuni sardi dal 2013 al 2015. Il secondo era sott’accusa per aver preso parte (ma è stato assolto) al taroccamento di una gara d’appalto a San Giovanni Suergiu, riferita all’approdo di Punt’e Trettu. La sentenza arriverà il 15 marzo, quando il gup Anzani deciderà sul rinvio a giudizio degli altri dieci indagati in questa tranche del procedimento e sulla data d’inizio del giudizio ordinario. Dovranno presentarsi in tribunale sindaci, vicesindaci e funzionari pubblici accusati di reati che vanno dalla corruzione aggravata alla turbata libertà degli incanti per aver preso parte con ruoli e livelli diversi di responsabilità al sistema secondo la Procura orchestrato dall’imprenditore Salvatore Paolo Pinna, il cui nome ricorre in tutti i processi per Sindacopoli in corso nell’isola. Oltre Pinna ci sono il responsabile del servizio tecnico al Comune di Villasalto Davide Atzeni, il vicesindaco Francesco Cotza, il sindaco Leonardo Usai e il progettista Antonio Crobu. Ancora: il sindaco di San Giovanni Suergiu Federico Palmas e i progettisti Francesco Chessa e Roberto Zedda, l’imprenditore Mario Loddo e la progettista Paola Balloi.

Secondo le accuse, Pinna sarebbe il centro motore di un sistema rivolto a pilotare le gare d’appalto per lavori pubblici nei comuni basato sull’attribuzione di consulenze di comodo, utili a indirizzare le scelte delle amministrazioni comunali. Dietro il sistema un giro di tangenti e di favori destinato a condizionare gare e decisioni, facendo apparire regolari procedure di gara nella realtà orientate secondo le indicazioni dell’intraprendente professionista di Tonara. (m.l)

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