La Nuova Sardegna

CAGLIARI. Il Piano casa, in scadenza a dicembre, è un’altra delle priorità della maggioranza di centrodestra. L’ultima bozza dovrebbe venire alla luce a metà della prossima settimana, per poi passare al vaglio della commissione urbanistica e infine approvato dal Consiglio ai primi di dicembre. Ancora una volta sono previsti diversi bonus volumetrici destinati soprattutto alle strutture alberghiere. Con anche una motivazione legata, in un modo o nell’altro, al Covid: gli hotel potranno aumentare i metri cubi di hall e sale convegni come contropartita al rispetto della distanza fisica, un metro, prevista dai protocolli nazionali anti-contagio. Quali sono le reali intenzioni del centrodestra saranno ancora più chiare con la presentazione del testo definitivo. Intanto le opposizioni hanno cominciato ad affilare le armi: su molti bonus non sono per nulla d’accordo. I Progressisti, con i consiglieri regionali Maria Laura Orrù e Antonio Piu, lo hanno scritto in un comunicato. «Ancora non abbiamo capito – si legge – fin dove vuole spingersi la maggioranza. Così com’è il Piano casa sembra limitarsi solo a un aumento del le volumetrie, mentre dovrebbe guardare al futuro». E infatti i Progressisti hanno presentato diversi emendamenti. «Noi continuiamo a sostenere la tutela e valorizzazione del territorio, con progetti legati allo sviluppo sostenibile, riducendo al massimo il consumo di suolo. Per questo insistiamo su proposte che vanno dal riutilizzo dei sottotetti all'adeguamento del Piano Paesaggistico regionale al Codice Urbani, oltre che alla sua estensione alle zone interne». Il confronto fra maggioranza e opposizione andrà avanti ancora per alcuni giorni. «Speriamo – è la conclusione dei Progressisti – che il centrodestra accolga i nostri suggerimenti. Il nuovo Piano casa, lo ripetiamo, dovrà avere una visione strategica e non fermarsi al solito elenco di bonus edilizi». La maggioranza ancora non ha deciso quali suggerimenti accoglierà, ma non ha dubbi su un punto: «Questa legge dovrà dare per forza una scossa all’edilizia. Settore che più di altri ha pagato un prezzo pesante, soprattutto nell’occupazione, per colpa della pandemia». (ua)