La Nuova Sardegna

i soccorsi 

Riunioni e videowall, il febbrile lavoro della cabina di regia

di Stefano Ambu

CAGLIARI. Via Vittorio Veneto, Cagliari. Una strada che evoca una battaglia. Vinta. È lì la cabina di regia della gestione della nuova emergenza maltempo. È il cuore del quartier generale è una sala...

29 novembre 2020
2 MINUTI DI LETTURA





CAGLIARI. Via Vittorio Veneto, Cagliari. Una strada che evoca una battaglia. Vinta. È lì la cabina di regia della gestione della nuova emergenza maltempo. È il cuore del quartier generale è una sala piena di schermi che controlla tutta la Sardegna. È a due passi da Villa Devoto, all’interno della palazzina che ospita la direzione regionale della protezione civile. Domina sulla stanza un gigantesco videowall. Da giovedì, da quando è scattato l’allarme, decine di occhi sono incollati a quelle immagini che devono essere lette, interpretate e tradotte in informazioni, da passare subito nelle mani del numero uno Antonio Belloi e dello staff di esperti. Riunioni su riunioni, a volte convocate all’ultimo minuto per organizzare una controffensiva immediata quando la situazione richiede risposte urgenti. Il momento più drammatico è il collegamento via radio tra Cagliari e il sindaco di Bitti, Giuseppe Ciccolini. Sì via radio, perché tutte gli altri tipi di comunicazioni, da internet agli smartphone non funzionano. «Bitti era completamente isolata – spiega Belloi – e questo contatto era fondamentale per un raccordo sugli interventi immediati da effettuare. Un ponte radio potenziato per le emergenze e che ha funzionato benissimo». Una sede, quella inaugurata un anno e mezzo fa, che ospita la sala operativa regionale integrata (Sori), il centro funzionale decentrato (Cfd) con le due componenti idro e meteo e le sale radio e decisioni. E da qui si coordina la lotta agli incendi estivi. I sistemi di visualizzazione, videowall e tutti gli strumenti tecnologici più efficaci sono stati messi a disposizione e utilizzati per questa emergenza. In attesa di poter raggiungere direttamente Bitti e i posti più colpiti dall’emergenza, anche il governatore Solinas segue l’evolversi della situazione: «Grazie al lavoro della Protezione civile – dice – ci siamo presi qualche giorno di anticipo in questa difficile lotta». Belloi conferma: «Da quando il meteo di Sassari ci ha fornito il quadro della situazione, da giovedì si è messa in moto la macchina della protezione civile». E per le 150 persone che lavorano alla Direzione regionale è scattata la copertura, con tutte le rotazioni possibili e immaginabili, delle 24 ore di monitoraggio di territori e schermi. In campo anche 6500 volontari. Ma si lavora molto a Cagliari, sempre nella sede operativa, con riunioni su riunioni. Con Forestale, Forestas e vigili del fuoco. E con Arst, Enel, Ats. Sì perché c’è da organizzare il trasporto di uno sfollato a Soleminis che è anche positivo: «Sì – spiega Belloi – perché stiamo parlando della gestione di una emergenza maltempo nell’ambito di una emergenza Covid».

In Primo Piano
La mappa

Sardegna 15esima tra le regioni per reddito imponibile, Cagliari la città “più ricca”

Le nostre iniziative