La Nuova Sardegna

San Giuliano Alghero, così l’olio di casa è diventato passione mondiale

di Nicola Nieddu
San Giuliano Alghero, così l’olio di casa è diventato passione mondiale

Da frantoio di famiglia ad azienda leader: un secolo di storia. Pasquale Manca: «Novolivo, una scommessa sul futuro»

03 dicembre 2020
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Annoverabile tra le case olearie più antiche d’Italia, la famiglia Manca è impegnata nel campo dell’olivicoltura sin dall’Ottocento. Nel 1916, con l’apertura di un frantoio nel centro storico di Alghero, la famiglia intraprese l’attività di trasformazione delle olive e la produzione di olio extravergine, portandola avanti in un continuo divenire sino ai giorni nostri. Il vero decollo si ebbe quando negli anni ’70 Domenico Manca, nipote del fondatore, prese in mano l’azienda diventando l’amministratore e creando il marchio San Giuliano.

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Grazie alla sua spinta innovatrice si assistette ad una rapida e notevole crescita che in breve tempo portò il brand e l’extravergine 100% italiano ad affermarsi nella penisola. Successivamente, con il fondamentale contributo del figlio Pasquale, iniziò la distribuzione negli Stati Uniti, in Canada e in numerosi altri Paesi esteri, con un trend di export in costante aumento. Lo sviluppo di nuovi mercati è sempre andato di pari passo con la crescita strutturale dell’azienda sulla quale i Manca hanno tenacemente investito le proprie risorse.

Oggi, dopo oltre cento anni di passione, la linea San Giuliano offre oli extravergini 100% italiani con profili organolettici diversi, che variano dai sentori morbidi e delicati dell’amabile, a quelli più intensi ed erbacei del fruttato, passando per la profumata armonia dell’originale e le note di cardo e carciofo tipiche della DOP Sardegna. La vocazione olivicola, mai venuta meno nel corso degli anni e delle generazioni, coniugata alla lungimiranza imprenditoriale degli attuali amministratori, ha recentemente dato origine al progetto Novolivo.

«In un momento storico in cui sono poche le imprese che dimostrano di credere ancora nell’olivicoltura, noi di San Giuliano abbiamo deciso di scommettere sul futuro – dice Pasqualino Manca, amministratore delegato della San Giuliano –. Il nostro proposito è quello di acquisire oliveti di tipo tradizionale ma anche terreni incolti destinati alla messa a dimora di nuovi olivi e a innovativi progetti nel campo dell’agricoltura sperimentale e di precisione. Questa evoluzione complessa e consapevole, ci assicura il controllo dell’intera filiera produttiva e garantisce di riflesso i più alti standard qualitativi degli oli San Giuliano, confermati anche dal possesso delle più prestigiose certificazioni di qualità internazionali, e dalla lunga serie di premi e riconoscimenti».

Un progetto importante dunque, che non ha come unico obiettivo la produzione ma anche il rispetto e la salvaguardia dell’ambiente. «Tutte le nostre coltivazioni sono in regime di agricoltura biologica certificata, il che significa che non utilizziamo fitofarmaci di sintesi nel rispetto dell’ambiente. Sempre a proposito di ambiente – ha concluso Pasqualino Manca – il nostro moderno frantoio ci permette di avere un ciclo produttivo green in cui i sottoprodotti della lavorazione delle olive vengono trasformati in risorse per la produzione di energia pulita».

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