La Nuova Sardegna

L’Anas in campo con 50 ingegneri

L’Anas in campo con 50 ingegneri

Stanziati 100 milioni. Il caso: 40 viadotti e cavalcavia sono senza padrone

09 dicembre 2020
2 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Il Ministero detta le regole e le risposte arrivano in tempi sorprendentemente rapidi. L’Anas ha messo in campo uomini e risorse per eseguire un monitoraggio accurato e attendibile della situazione in Sardegna: è di qualche giorno fa la notizia dello stanziamento per l’isola di 100 milioni di euro, quasi il 10% della cifra prevista nel bando nazionale per la messa in sicurezza di ponti e viadotti. Interventi che saranno realizzati attraverso accordi quadro, per velocizzare i tempi e snellire le procedure burocratiche. La parola d’ordine è non ripetere casi tristemente noti, come quelli del ponte di Oloé, riaperto dopo 7 anni dal crollo, e quello sulla strada di Monte Pino in Gallura, dove il cantiere è ancora in alto mare. Per dare una accelerata, l’Anas ha chiesto il supporto di 50 ingegneri che lavoreranno da un capo all’altro dell’isola per monitorare le situazioni critiche. Sarà un lavoro di squadra, che vede coinvolta la Regione, le Università e tutti i gestori di ponti e ponticelli in Sardegna. La situazione è critica, la conferma arriva in occasione di ogni importante evento alluvionale. Quanto accaduto a Bitti, paese ancora una volta in ginocchio e che piange nuove vittime, non deve ripetersi.

Già subito dopo il crollo del ponte Morandi a Genova, la fotografia scattata in Sardegna non era stata confortante. Una decina le opere che non avevano superato l’esame degli esperti del Cnr. Tra queste un paio di viadotti lungo la 131 a breve distanza da Sassari e il ponte di Mesumundu, nel territorio di Siligo, dove sono stati realizzati i lavori attesi da oltre un decennio.Un altro ponte sotto osservazione è il Cheia, nel Nuoresee osservato speciale a Ula Tirso è il viadotto di Santa Chiara, che collega le sponde del lago Omodeo. Nel lunghissimo elenco di ponti presenti in Sardegna, ce ne sono quaranta senza padrone. È il risultato di una indagine portata avanti all’inizio dell’anno proprio dall’Anas che ha contato, in ambito nazionale, 998 ponti di nessuno. Dei 40 sardi, 23 si trovano tra il Nuorese e l’Oristanese e 17 nel Sassarese. Tra questi ultimi ci sono 13 cavalcavia lungo la Sassari-Tempio: cinque nel territorio comunale di Ploaghe, quattro in quello di Chiaramonti, tre di Perfugas e uno di Laerru. Nel centro Sardegna la maggior parte dei ponti senza padrone è distribuito lungo la 131 dc, diramazione centrale nuorese, in particolare nel tratto tra Nuoro e Abbasanta. Qualcuno dovrà “adottarli” e avviare, dove necessario, gli interventi di messa in sicurezza. (si. sa.)



In Primo Piano
Tribunale

Sassari, morti di covid a Casa Serena: due rinvii a giudizio

di Nadia Cossu
Le nostre iniziative