La Nuova Sardegna

Il Covid come una guerra: nell’isola le vittime sono 600

di Claudio Zoccheddu
Il Covid come una guerra: nell’isola le vittime sono 600

Altri dodici decessi nelle ultime 24 ore. Stabile la curva dei contagi, 231 nuovi casi Reparti non intensivi meno affollati e boom di guarigioni: sono 348 in un giorno  

16 dicembre 2020
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SASSARI. Mentre nell’isola l’attualità racconta delle preoccupazioni per gli spostamenti tra comuni sotto Natale o dei cenoni da organizzare nonostante le restrizioni, il numero delle vittime associate al Covid-19 ha raggiunto quota 600. Un numero spaventoso che rischia di essere derubricato a semplice effetto collaterale della pandemia o, nei casi più disperati, ad un’invenzione dei misteriosi cattivoni noti alle volpi del web come “poteri forti”. La realtà, invece, racconta di una strage silenziosa che continua nella sostanziale assuefazione dell’opinione pubblica e che, aspetto ancora più preoccupante, non sembra fermarsi. Se la curva dei contagi pare essersi stabilizzata intorno ai 230 casi giornalieri, il numero delle vittime resta preoccupantemente alto e ormai da tempo in doppia cifra. Ieri i decessi sono stati 12, l’altro ieri erano 11. Numeri che fanno scivolare in secondo piano anche il boom di guarigioni concentrato nelle ultime 24 ore e il calo dei pazienti ricoverati, purtroppo meno significativo ma comunque confortante.

Il bollettino. Mentre l’isola raggiunge la tragica cifra di 600 decessi concentrati in dieci mesi, l’Unità di crisi della Regione comunica la rilevazione di 231 nuove positività al Sars-Cov-2. Quindi 26.737 i contagi accertati in Sardegna dall'inizio dell'emergenza. Delle dodici vittime segnalate nell’ultima comunicazione, le uniche informazioni fornite dalla Regione riguardano la provincia di residenza: quattro di loro erano residenti nella Città Metropolitana di Cagliari, tre in provincia di Sassari, tre in provincia di Nuoro e due del Sud Sardegna. Nessuna indicazione sull’età o sul sesso dei pazienti che non hanno superato il Covid-19.

Per quanto riguarda il numero dei tamponi, in totale ne sono stati eseguiti 426.556, con un incremento giornaliero di 3.604 test. Buone notizie arrivano dai reparti ospedalieri non intensivi, in cui sono ricoverati 570 pazienti, dieci in meno rispetto a quanto segnalato nell’ultima comunicazione della Regione. Sono invece 58, uno in più di ieri, i pazienti che hanno avuto necessità delle cure garantite dai reparti di terapia intensiva. Le persone costrette all’isolamento domiciliare sono invece 14.756. Un’altra buona notizia, questa volta sostenuta anche da numeri significativi, riguarda il numero di guarigioni concentrate in ventiquattro ore: 348, di cui 190 fuori pericolo a tutti gli effetti e 158 considerati guariti dal punto di vista clinico. La scansione territoriale e giornaliera del contagio dice che dei 26.737 casi positivi complessivamente accertati, 5.782 (+60 nelle ultime ore) sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 4.217 (+28) nel Sud Sardegna, 2.116 (+19) a Oristano, 5.272 (+48) a Nuoro, 9.350 (+76) a Sassari, che resta la provincia più colpita.



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