La Nuova Sardegna

il sottosegretario di stato 

Calvisi: «Più presenza militare? No, più ricerca e innovazione»

Calvisi: «Più presenza militare? No, più ricerca e innovazione»

DECIMOMANNU. A Decimomannu torneranno i voli armati, ci saranno altre battaglie aeree simulate. Ma per il sottosegretario alla Difesa Giulio Calvisi non è corretto parlare di un aumento della...

17 dicembre 2020
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DECIMOMANNU. A Decimomannu torneranno i voli armati, ci saranno altre battaglie aeree simulate. Ma per il sottosegretario alla Difesa Giulio Calvisi non è corretto parlare di un aumento della presenza militare nell’isola: «Parliamo di una scuola di formazione - ha risposto ai cronisti - una formazione importante che farà crescere le capacità difensive del nostro paese inserito nel sistema di difesa europeo e Nato, ma che aprirà alla ricerca, all’innovazione tecnologica che potrà innescare meccanismi virtuosi non soltanto nel campo della difesa». Non c’è il timore, per Calvisi, che l’aeroporto possa tornare ad essere un obbiettivo militare a rischio: «Siamo inseriti in un sistema difensivo Nato che penso debba essere sempre adeguato, sempre pronto perché noi non possiamo delegare la nostra difesa a nessuno. Noi dobbiamo chiederci se al nostro paese serve un sistema di difesa autonomo oppure dobbiamo delegare la nostra difesa a Stati Uniti, Germania o Francia? Dobbiamo darci una risposta. Di certo stiamo andando a piccoli passi, forse troppo piccoli, verso un sistema difensivo europeo ed è quello che vogliamo tutti. Quando questo progetto si affermerà, si affermerà sulla base del peso dei singoli stati e l’Italia deve fare la sua parte, se non vorrà delegare la propria difesa ad altri perdendo la propria sovranità». Per Calvisi l’avvio puntuale del progetto per Decimomannu in accordo con Leonardo è la dimostrazione che «la Difesa è un pezzo del paese che sa fare le cose, due anni fa c’è stata la proposta con la giunta Pigliaru in carico ed ora siamo già alla fase esecutiva del progetto. Non era scontato, è un esempio di efficienza e di prontezza, rispetteremo anche la scadenza del 2022». (m.l)

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