La Nuova Sardegna

I top gun di tutto il mondo si addestreranno a Decimo

I top gun di tutto il mondo si addestreranno a Decimo

Via ai lavori della scuola internazionale

17 dicembre 2020
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DECIMOMANNU. La fabbrica dei top gun nascerà a Decimomannu, nell’area aeroportuale attrezzata nel 1940 in piena seconda guerra mondiale ed oggi priva di qualsiasi compito operativo. Ieri pomeriggio la posa della prima pietra con uno spiegamento massiccio di autorità civili e militari, ma già nel 2022 sarà pronta la nuovissima struttura progettata in base a un accordo ventennale di partnership tra Difesa e Leonardo-Finmeccanica che prevede investimenti crescenti nell’ordine delle decine di milioni. Sfruttando la migliore produzione tecnologica italiana, ogni anno 80 piloti già formati nelle basi di ogni angolo del mondo potranno cimentarsi nella fase avanzata dell’addestramento alla guida dei caccia da combattimento di prima linea, sostenendo battaglie aeree contro nemici virtuali. I comandanti dell’Aeronautica militare italiana, quelli della Raf, dell’Usaf e della Luftwaffe non spareranno un solo colpo perché i nemici da inquadrare nel mirino dei T-346A da addestramento vivranno in una realtà in parte costruita dal computer, ma ad un livello di simulazione - ha spiegato il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Enzo Vecciarelli - che mette l’International flight training school (Ifts) della Sardegna ai vertici mondiali in fatto di tecnologia. I nuovi edifici ospiteranno i sistemi informatici allestiti da Leonardo, le aule per la formazione e gli uffici. Per eseguire i lavori - ha garantito il presidente di Leonardo, Luciano Carta - saranno coinvolte imprese e maestranze del territorio, che riceveranno commesse anche per le manutenzioni e le altre necessità logistiche.

Ieri pomeriggio è stata organizzata una cerimonia inconsueta: in un pozzetto di cemento il presidente della Regione Christian Solinas, i vertici di Leonardo col dg Alessandro Profumo, le autorità militari e politiche hanno inserito in una capsula del tempo gli atti dell’accordo per la nascente Accademia del volo: resteranno sepolti per un secolo, a testimonianza - è stato detto - di una collaborazione riuscita tra l’amministrazione pubblica (prima la giunta Pigliaru, poi Solinas con la Difesa) e la grande impresa nazionale. Dentro la cerimonia, condizionata dalle precauzioni sanitarie, i saluti di rito e l’intervento del generale Vecciarelli, per il quale «pensare a una Sardegna senza un aeroporto militare è sbagliato» e non è accettabile il vuoto lasciato a Decimomannu dall’addio delle forze aeree europee: «In queste piste gloriose c’erano centinaia di velivoli ogni giorno - ha detto - ora nulla ma la scuola ridarà vita a questi luoghi». Il presidente Solinas ha insistito sull’interesse della Regione per iniziative che contengano innovazione, Profumo si è detto felice di contribuire allo sviluppo del territorio sardo. (m.l)

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