La Nuova Sardegna

Spiccioli di socialità per attutire il lockdown

Spiccioli di socialità per attutire il lockdown

Palazzo Chigi precisa alcuni punti poco chiari del nuovo decreto legge Aperte le seconde case, sì alle messe ma no ai cenoni e agli assembramenti  

20 dicembre 2020
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ROMA. Tra deroghe, divieti e autocertificazioni, gli italiani si preparano alle feste di Natale in pandemia. Il decreto firmato l’altro ieri ha fissato i paletti entro i quali ci si potrà muovere dal 24 dicembre fino al 6 gennaio, proprio nei giorni considerati più a rischio per assembramenti e aggregazioni fuori controllo. Ma che l'Italia sia arancione (nei giorni 28, 29, 30 dicembre e 4 gennaio) o rossa (nei giorni 24, 25, 26, 27, 31 dicembre e 1, 2, 3, 5, 6 gennaio) saranno comunque concessa una certa libertà di movimento all'interno della propria regione. Ieri Palazzo Chigi ha fornito qualche chiarimento in materia e ha fatto sapere che nei prossimi giorni arriveranno le ormai tradizionali “Faq” che accompagnano i decreti del governo, per avere avere maggiori certezze, anche in relazione alle numerose ordinanze regionali e comunali che in questi giorni si stanno rincorrendo un pò in tutta Italia.

Spostamenti. Si potranno raggiungere case private, però, solo in due o con minori di 14 anni e una sola volta al giorno. Concessa anche la presenza di persone disabili e «non autosufficienti conviventi». Per spostarsi bisognerà munirsi della nuova autocertificazione, praticamente identica a quella che accompagnava il Dpcm del 3 dicembre, salvo l'esclusione nel testo della Regione in cui ci si sta dirigendo perché proibito dalla nuova norma. Confermate le sanzioni per eventuali violazioni, che potranno essere contestate anche nei giorni successivi al controllo. Gli spostamenti sono, ovviamente, concessi anche per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o salute. Nei giorni considerati arancioni chi risiede in un comune con meno di 5.000 abitanti potrà spostarsi anche nei comuni vicini, entro un raggio di 30 chilometri. Una norma per la quale valgono le stesse deroghe previste nel decreto, ossia spostarsi all'interno della propria regione per andare a trovare parenti o amici una volta al giorno.

Bar e ristoranti. Il nuovo provvedimento messo a punto da palazzo Chigi, dunque, si rivela molto meno stringente di quanto paventato alla vigilia, seppur confermando il coprifuoco dalle 22 alle 5, esteso alle 7 il primo gennaio. A risentirne maggiormente, saranno bar e ristoranti che resteranno chiusi dal 24 dicembre al 6 gennaio, con la possibilità di tenere aperto solo il servizio a domicilio o l'asporto.

Seconde case. Durante l'intero periodo delle feste, poi, sarà consentito sempre poter raggiungere le seconde case, solo però se sono all'interno della regione di residenza. E già ieri sono stati in molti ad aver raggiunto una delle principali mete delle vacanze, sia in montagna (dove però gli impianti di risalita resteranno chiusi) sia al mare.

Funzioni religiose. Autocertificazione a portata di mano e chiesa più vicina: sono queste le indicazioni per la Messa di Natale, sia per il 24 che per il 25 dicembre. Ma anche per tutte le altre festività religiose di questo periodo natalizio l'indicazione della Conferenza Episcopale Italiana è questa. Per quanto riguarda il Vaticano resta invece aperta la questione delle benedizioni del Papa a Piazza San Pietro. Se per l'Urbi et Orbi del 25 dicembre era già stato deciso che il Papa rimanesse in basilica, con pochi presenti, per evitare le folle della consueta benedizione dalla Loggia, al momento le preghiere dell'Angelus, quattro appuntamenti tra il 26 dicembre e il 6 gennaio (compresi anche domenica 27 e il 1° gennaio), sono ancora previste a Piazza San Pietro, con il Papa affacciato dall'appartamento del Palazzo Apostolico.

Esercizi commerciali. Non sarà zona rossa per tutti. Anche nei giorni di lockdown totale resteranno aperti esercizi come supermercati, negozi di beni alimentari, di prima necessità, edicole, tabaccherie, lavanderie, parrucchieri e barbieri. Dovranno invece tenere le serrande abbassate tutti gli esercizi commerciali non ricadenti nelle fattispecie elencate prima, i centri estetici, le palestre. Nei giorni natalizi da zona rossa sarà consentito fare attività motoria e sportiva solo all’aperto nei pressi della propria abitazione e in forma individuale.

I controlli. Già in queste ore ha chiarito il capo della Polizia «si è visto un incremento dei flussi di traffico» determinato da «significativi spostamenti di persone» al punto che «non si esclude che possano realizzarsi assembramenti presso le stazioni ferroviarie, portuali e aeroportuali, nonché presso i terminal del trasporto pubblico, anche con possibili momenti di tensione tra l'utenza».

Dunque vanno predisposte con attenzione «adeguate misure anche a carattere organizzativo, che valgano a garantire il rispetto del vigente quadro regolatorio». I controlli dovranno coinvolgeanno sia la polizia locale sia la Polizia Ferroviaria, Stradale e Aeroportuale e dovranno anche essere finalizzati a verificare il corretto utilizzo della mascherina.

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