La Nuova Sardegna

Aerei militari e caserme per difendere il vaccino

di Stefano Ambu
Aerei militari e caserme per difendere il vaccino

Arrivata ieri a Elmas la dotazione di 180 fiale: inizia dal Brotzu l’operazione Eos

27 dicembre 2020
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ELMAS. Una scatola bianca che contiene una speranza. Una scatola tra le mani di un uomo in divisa, scaricata da un aereo militare appena atterrato e poi sistemata all’interno di un furgone con le insegne dell’esercito. Fotogrammi di un momento storico. Il vaccino si è fatto attendere. Nel mondo, ma anche a Cagliari: per lo sbarco orario di arrivo previsto a Elmas per le 19.30. E invece il contenitore con le 180 dosi destinate alla Sardegna alle 19.40 erano ancora in fase di caricamento sui furgoni con le stellette dall’ospedale Spallanzani di Roma all’aeroporto militare di Pratica di Mare. Al varco 2 della Dogana dello scalo cagliaritano vigili del fuoco, carabinieri, esercito, guardia di finanza di servizio per il piano di sicurezza predisposto per l’arrivo del C27J dell’aeronautica militare. Grande e lunga attesa.

Niente show. Le dosi sono state affidate alla custodia del reggimento logistico della Brigata Sassari. Lo scenario dello sbarco in Sardegna del primo vaccino anti Covid è una stradina stretta e di solito poco trafficata. È quella che costeggia la recinzione dell’aeroporto Mameli, lontana circa cento metri dai settori arrivi e partenza sicuramente più noti a tutti. Lì dal pomeriggio un insolito via vai di camionette e pattuglie. Un’accoglienza da pianificare con tutti gli accorgimenti del caso per quello che è considerato l’inizio della controffensiva al virus che da un anno sta spaventando il mondo. Per ora una presenza quasi simbolica, quella del vaccino in Sardegna. Perché le 180 dosi copriranno appena lo 0,12 per cento della popolazione sarda.

Offensiva a gennaio. Ma entro gennaio o comunque entro i primi mesi dell’anno dovrebbe scattare il piano che dovrebbe portare nell’isola alla vaccinazione di 33mila persone per una percentuale del 2,2 per cento. Presente anche il sottosegretario della Difesa Giulio Calvisi. «L’Esercito sta dando il suo supporto – ha detto – sono venuto a salutare e ringraziare i militari. Siamo stati in prima linea insieme alla Sanità anche per il tracciamento e ora con la possibilità di effettuare i tamponi in auto. Anche in questa fase daremo il nostro contributo: probabilmente i drive through verranno usati ora per la somministrazione». Con Calvisi anche il generale dell’Esercito Francesco Olla. Partenza dal “continente” poco dopo le 21. Atterraggio alle 21.51.

Notte alla “Villasanta”. Poi il trasporto delle dosi alla caserma Villasanta di viale Poetto con un “cabinato” scortato dai carabinieri. Quasi un pellegrinaggio blindato: il vaccino Pfizer ha trascorso la notte custodito dai militari. E oggi, alle 7.30, scatterà l’ultima tappa, quella dalla caserma all’ospedale Brotzu per il Vaccine Day, con le prime somministrazioni a un’infermiera e a un medico. Le 180 dosi andranno esaurite in quattro giorni. Nella lista anche sei infermieri del Santissima Trinitá, il primo ospedale Covid dell’isola. Lì all’una di notte, l’1 marzo si presentò uno dei primi pazienti positivi in Sardegna. Il velivolo dell’Aeronautica non si è fermato a Cagliari. Dopo l’atterraggio un nuovo decollo, questa volta destinazione Sicilia: lì le dosi sono state prelevate dal reggimento Logistico della brigata Aosta e custodite in apposite celle frigorifere, all'interno della caserma Scianna di Palermo. Per un’operazione fotocopia di quella cagliaritana: il Brotzu palermitano è l’ospedale Civico di Palermo.

Oggi il Vaccine Day. Circa il 98% degli aventi diritto alle prime dosi avrebbe fornito il consenso. Non era scontato perché anche nell’isola gli scettici e i no vax non mancano. Intanto entro la primavera – quando cioè scatteranno le immunizzazioni per tutto il resto della cittadinanza – saranno allestiti anche nell'Isola i punti per somministrare i vaccini. Saranno dodici, in tutto dotati di celle "Ult" (Ultra-low temperature) per la conservazione delle dosi a bassissime temperature. Nel frattempo, si stanno definendo gli ultimi dettagli per lo screening di massa con test rapidi antigenici che partirà dall’Ogliastra. Per questa campagna, che punta a isolare i focolai e abbassare la curva dei contagi, la Regione si sta avvalendo della collaborazione del virologo Andrea Crisanti.

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