La Nuova Sardegna

Doria: «Giù le mani dall’ambiente »

Doria: «Giù le mani dall’ambiente »

Interrogazione al governo del parlamentare del Psd’Az con Lunesu e Floris

13 gennaio 2021
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CAGLIARI. Il fronte dei sindaci trova nuovi alleati in Parlamento. La Lega, il Psd’Az e Forza Italia hanno presentato un’interrogazione ai ministri dell’Ambiente e dello Sviluppo economico nella quale chiedono garanzia per l’isola che ha ben 14 siti potenzialmente idonei a ospitare il deposito nazionale dei rifiuti radioattivi. L’interrogazione porta la firma di Carlo Doria, Michelina Lunesu ed Emilio Floris che promettono «il massimo impegno affinché un tema così delicato venga affrontato con la dovuta attenzione e con necessaria competenza». «Pensare di individuare ben 14 siti nella nostra isola senza tenere in minimo conto la volontà della popolazione – ha spiegato Doria, componente della commissione sanità del Senato –, le contrarietà avanzate dalla Giunta e dal Consiglio regionale, l'inopportunità del momento storico, dimostra ancora una volta la lontananza di questo esecutivo dalle reali necessità dei cittadini. Siamo fermamente contrari al trasferimento di rifiuti radioattivi in Sardegna che penalizza le comunità, i tessuti commerciali e le eccellenze della nostra regione, le coraggiose iniziative economiche di tanti imprenditori già alle prese con la pandemia e con gli effetti drammatici che la crisi economica conseguente sta facendo registrare sull' Isola».

«La Sardegna – ricorda ancora il senatore del Psd’Az – nel referendum popolare del maggio 2011 si è pronunciata con un voto plebiscitario del 97% contro lo stoccaggio di scorie radioattive sul proprio territorio e il 7 gennaio scorso, il Consiglio regionale ha ribadito all'unanimità il no della Sardegna al deposito delle scorie nella regione».

L’inclusione di ben 14 siti sardi nell’elenco elaborato dalla Sogin solleva «evidenti dubbi, in particolare per il problema dei trasporti» e per la natura stessa della aree individuate. Per tutti questi motivi Doria, Lunesu e Floris chiedono «le motivazioni che hanno portato il Governo a non coinvolgere e informare adeguatamente le regioni e gli enti locali interessati, considerando l'importanza e la delicatezza della questione e quali iniziative si intendano adottare al fine di porre rimedio alle carenze di informazioni intervenute e a garantire la massima condivisione con i territori interessati e un effettivo coinvolgimento delle Regioni e degli enti locali in tutte le fasi successive alla Cnapi per l'identificazione dei siti definitivamente idonei scongiurando imposizioni di livello governativo centrale ai territori».

(a.l.)

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