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Oppi esce dal processo, prescritta l’accusa di peculato

Oppi esce dal processo, prescritta l’accusa di peculato

CAGLIARI. Arriva la prescrizione del reato per l’ex parlamentare e assessore regionale Giorgio Oppi, a giudizio del tribunale con l’accusa di peculato continuato per aver speso illegalmente o fatto...

13 gennaio 2021
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CAGLIARI. Arriva la prescrizione del reato per l’ex parlamentare e assessore regionale Giorgio Oppi, a giudizio del tribunale con l’accusa di peculato continuato per aver speso illegalmente o fatto spendere 112950 euro del gruppo regionale Udc nel corso della legislatura 2004-2009. E’ stata la presidente della seconda sezione del tribunale Tiziana Marogna a dare la buona notizia al difensore dell’onorevole, l’avvocato Massimiliano Ravenna, in chiusura dell’udienza di ieri: Oppi era assente. La ragione tecnica spiegata dal magistrato è semplice: l’ultimo fatto di peculato addebitato al leader dell’Udc sarda risale al 2 gennaio 2008, codice penale alla mano risulta dunque estinto. Da qui la decisione, comunicata dal tribunale, di non sentire i testimoni citati dalla difesa di Oppi per le prossime udienze, sarebbe un lavoro inutile.

Il politico di Iglesias potrebbe rinunciare alla prescrizione, come è stato suggerito ironicamente dal pm Marco Cocco e dalla stessa presidente Marogna. Altrettanto ironica la risposta dell’avvocato Ravenna: «Se mi fate interdire accetto volentieri la proposta».

Con l’uscita di scena dell’ex capogruppo, il dibattimento che riguarda il gruppo Udc risulterà ancor più dimagrito: nello scorso mese di settembre il tribunale aveva dichiarato la prescrizione dei reati attribuiti ad Andrea Biancareddu e Salvatore Amadu, ora arriva quella di Oppi e probabilmente nei prossimi mesi l’azione penale dovrà interrompersi anche per altri imputati di peculato grazie alle le lungaggini processuali e anche ai rinvii.

Ieri il tribunale ha sentito una serie di testimoni chiamati in aula dall’avvocata Anna Maria Busia in difesa di Roberto Capelli (129.500 euro da spiegare). Fra questi l’ex sindaco di Austis Piero Congiu, il pensionato della Difesa Francesco Giuseppe Mastinu, i giornalisti Michele Tatti e Nino Bandinu hanno risposto alle domande del legale e del pm Cocco, quasi tutte incentrate sulla sede politica allestita a suo tempo da Capelli a Nuoro: l’obbiettivo del difensore è dimostrare al tribunale che le spese sostenute da Capelli con i fondi del gruppo regionale Udc erano tutte destinate al sostegno dell’attività politica e di conseguenza compatibili coi criteri stabiliti dal consiglio regionale, quelli che il tribunale - viste le sentenze pronunciate finora - ha accettato come tali.

Esaurito l’esame in aula della posizione di Capelli, il dibattimento andrà avanti il 9 marzo con l’audizione di altri testi che riguardano Antonio Cappai e Francesco Ignazio Sisinnio Cuccu. Tra archiviazioni, patteggiamenti e giudizi abbreviati sono ancora a giudizio Cuccu (175.265 euro), Sergio Marracini (26.500), Vittorio Randazzo (30.302), Alberto Randazzo (91.014), Antonio Cappai (36.766) e Roberto Capelli (129.500). (m.l)

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