La Nuova Sardegna

Pochi casi in Ogliastra Ora stress test a Nuoro

di Giusy Ferreli
Pochi casi in Ogliastra Ora stress test a Nuoro

Oltre 25mila le persone che si sono messe in fila per sottoporsi al tampone I positivi sono 157 con una percentuale di contagi che tranquillizza i medici

13 gennaio 2021
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LANUSEI. Missione compiuta. Nell’Ogliastra della partecipazione e del senso civico il monitoraggio regionale anti Covid 19 ha fatto centro. Da ieri, il territorio, finito sotto la lente d’ingrandimento di un metodo validato scientificamente del professor Andrea Crisanti, ha certezza sulla reale circolazione del virus: sono state 25.200 le persone che hanno partecipato alla fase finale dello screening tra lunedì e ieri mentre i positivi intercettati sono stati 157. I dati, seppure in lieve flessione rispetto al 4 e 5 gennaio (allora furono 26.936 con 132 casi), sono significativi: ieri sono stati testati 10.788 partecipanti di cui 60 positivi, lunedì 14.700 tamponi con 97 positivi. Ora bisognerà attendere l’esito definitivo che solo i molecolari sono in grado di dare mentre gli organizzatori già guardano alla prossima sfida che si consumerà quasi certamente nel Nuorese. E sarà un test ancora più impegnativo e interessante. La scelta non è ancora ufficializzata ma la macchina organizzativa si è già messa in moto. Anche il questo caso si lavorerà per gruppi di comuni contando sulla disponibilità della gente e sulla collaborazione della amministrazioni locali.

Gli ultimi step. Anche ieri, al pari degli altri tre appuntamenti ogliastrini del progetto "Sardi e sicuri" voluto da Regione e Ats, la giornata è trascorsa tranquilla, caratterizzata da piccoli ma rimediabili incidenti di percorso. Tra lunedì e ieri qualche macchinetta mancava qualcun’altra si è inceppata. È accaduto a Tertenia e Villagrande senza gravi conseguenze sull’esecuzione del progetto mentre ad Ussassai, anche ieri, ad incepparsi è stata la volontà della popolazione che in segno di protesta contro la mancanza del medico di base non si è sottoposta agli esami. Tutto alla fine nella grande macchina organizzativa che sotto la guida del commissario straordinario di Ats , Massimo Temussi, ha messo in campo oltre 200 operatori tra medici, infermieri, informatici amministrativi e volontari coordinati al braccio operativo, il team rapido emergenza malattie infettive guidato dal medico Carlo Nioteni, ha funzionato. Le persone si sono presentate ordinatamente alle postazione allestite nei 23 comuni anche grazie agli amministratori comunali che sono scesi in prima linea. Il sindaco di Tortolì, per esempio, non si è sottratto al rituale del tampone e lo ha fatto come una sorta di “moral suasion” nei confronti dei tortoliesi. Massimo Cannas si è fatto immortalare poco prima di sottoporsi al tampone e ha accompagnato la foto, pubblicata sul sito istituzionale, da poche righe: «Se questa mattina ho fatto il tampone anche io – ha scritto Canas – che ogni volta ho sempre un po’ di strizza, potete farlo anche voi». Molto più assertivo ma per causa di forza maggiore il suo collega di Carderdu che ha martellato gli abitanti del paese con un tam tam social intimando più che invitando la popolazione a sottoporsi al monitoraggio. La perentorietà dei suoi messaggi sulla pagina Facebook ha una sua ragione. «In mattinata – ha spiegato Matteo Piras – ho ricevuto la sconfortante notizia di un focolaio in ambito scolastico. Circostanza che mi ha indotto, in attesa del riscontro dei tamponi molecolari, a chiudere immediatamente le scuole sino a sabato e a chiedere ai miei concittadini di portare i loro ragazzi». L’obiettivo di individuare nuovi positivi e di circoscrivere il diffondersi dei contagi mai come in questo caso è stato centrato i. «Per fortuna – ha concluso Piras – abbiamo avuto questa opportunità che ci consente di isolare tempestivamente il focolaio e di impedire i contagi a scuola». Alla fine, lo screening, eseguito con la metodica dell’immunofluorescenza, è servito ad intercettare i casi sfuggiti ai test cromatografici decisamente meno affidabili. «I numeri sono leggermente calati ma sono comunque numeri importanti che ci fanno ben sperare per il monitoraggio del virus nel nostro territorio», è stato il commento finale il commissario dell'Assl di Lanusei, Ugo Stochino. .

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