La Nuova Sardegna

Il Pronto soccorso di Ghilarza sarà affidato a un service

Il Pronto soccorso di Ghilarza sarà affidato a un service

La Ats avvia le procedure per una gara da 850mila euro l’anno. Vincerà chi presenterà il miglior rapporto qualità/prezzo sulla prestazione

21 gennaio 2021
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ORISTANO. Il progetto per affidare a un service esterno il pronto soccorso di Ghilarza, anticipato lo scorso ottobre dalla Nuova va avanti e ieri ha avuto il primo atto ufficiale. Si tratta solo di una delibera che autorizza l’Ats «a contrarre, approvare atti di gara e indire una procedura aperta di gara sperimentale per acquisizione servizio copertura turni del personale medico per il punto di primo soccorso del presidio ospedaliero “ Delogu” di Ghilarza». La delibera firmata dal commissario straordinario dell’Ats Massimo Temussi, non sarà però l’ultima, perché ne prevede altre, che sicuramente chiariranno ciò che in questa delibera rimane ancora sullo sfondo: chi, come e quando vincerà l’eventuale gara per gestire, da privato, il pronto soccorso. Sarebbe una novità per l’isola e anche per l’Italia. In altre Regioni, come Lombardia e Lazio, le aziende sanitarie hanno affidato a esterni reparti, ma legati direttamente alla diagnostica, per cui oltre alle macchine si ricevevano anche i servizi del personale dedicato. Di questo tema si è parlato anche in commissione Sanità del consiglio regionale due giorni fa, ma dalle audizioni di Temussi e Nieddu non sono venute ulteriori notizie. La delibera però precisa che la strada per arrivare ad affittare il reparto del Delogu è stata già tracciata: la Ats ha cercato personale interno alla Assl, non ne ha trovato, ha verificato che il pronto soccorso del Delogu è chiuso da quattordici mesi e ha proceduto all’avviso di una manifestazione di interesse lo scorso ottobre, al quale ha partecipato una sola società «la quale sarà coinvolta nella presente procedura aperta». La stessa Ats ha così approvato le cornici sanitari e amministrative dell’appalto (850mila euro l’anno), che si scioglierà automaticamente appena la Ats troverà il personale interno per far lavorare in regime ordinario il pronto soccorso.

La gara quindi dovrà ancora essere fatta, e vincerà chi presenterà il miglior rapporto qualità/prezzo, di cui però non si conoscono i criteri stabiliti dalla Ats. Incertezza anche su chi sia la società che ha partecipato alla manifestazione di interesse.

Persone direttamente coinvolte nel dossier si trincerano dietro un diplomatico “no comment”.

L’unica certezza è che questa è una società sarda, non si sa quando e da chi costituita.(g.cen.)

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