La Nuova Sardegna

Tasse in tempi di pandemia 

Cartelle fiscali, altra mini proroga

Cartelle fiscali, altra mini proroga

Gualtieri esclude sanatorie generalizzate ma studia nuovi ristori

24 gennaio 2021
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ROMA. I 50 milioni di atti del fisco (tra cartelle e comunicazioni) restano negli uffici dell'amministrazione fino a fine mese (nell'ultimo decreto c'è una mini-proroga) e anche i pagamenti della vecchia rottamazione sono bloccati fino al primo marzo (poi si ripartirebbe pagando rata per rata). Un tempo congruo che dovrebbe consentire al governo di trovare una soluzione per ridurre l'impatto sui contribuenti. Ma non per tutti: certo non per chi in periodo di pandemia ha continuato regolarmente a percepire lo stipendio e comunque non ha pagato l'arretrato fiscale. Sembra questo l'orientamento prevalente nell'esecutivo, cioè di un intervento selettivo, in vista, la prossima settimana, dell'arrivo del decreto ristori che dovrebbe intervenire anche sull'arretrato fiscale. Ma - si ipotizza al netto dei problemi numerici della maggioranza - gli interventi potrebbero essere due: un nuovo decreto ristori per sostenere le categorie colpite con parte dei 32 miliardi di scostamento autorizzati, ed uno appunto per l'arretrato fiscale “monstre” che rischia di abbattersi su tutti.

Il governo, ora alle prese con i problemi di maggioranza anche nelle commissioni parlamentari, ipotizzerebbe diverse strade: un nuovo rinvio per le cartelle se la soluzione non fosse a portata di mano velocemente, oppure misure di alleggerimento come una nuova edizione della rottamazione e del saldo e stralcio. Assolutamente no - si fa notare dalla maggioranza - a ipotesi di sanatoria generalizzata come invece invocato da parte dell'opposizione. Quindi i veicoli per l'intervento potrebbero essere due: o un decreto insieme ai ristori, oppure un decreto ad hoc che prenda in carico l'arretrato fiscale. Anche in vista della riforma più generale che - secondo alcuni, ma non, ad esempio, secondo il commissario Ue Paolo Gentiloni - dovrebbe alleggerire il carico sui contribuenti grazie alle risorse del Recovery. Risorse che - spiega Gentiloni - sono «l'occasione della vita» per l'Italia, «bisogna utilizzarlo non solo per riparare i danni che abbiamo subito per la pandemia, ma anche per affrontare i punti deboli che abbiamo da molto tempo». Chi intanto aveva sperato in una “pace fiscale totale e generalizzata” rimarrà deluso.

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