La Nuova Sardegna

la fabbrica di bombe 

Stop all’export, la Rwm fa ricorso I lavoratori al governo: vergogna

Stop all’export, la Rwm fa ricorso I lavoratori al governo: vergogna

DOMUSNOVAS. Probabilmente la decisione era nell’aria da tempo, da quando il governo, un anno e mezzo fa, aveva sospeso le licenze del 2016 e 2018 per l’export di bombe d’aereo verso l’Arabia Saudita...

01 febbraio 2021
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DOMUSNOVAS. Probabilmente la decisione era nell’aria da tempo, da quando il governo, un anno e mezzo fa, aveva sospeso le licenze del 2016 e 2018 per l’export di bombe d’aereo verso l’Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti dopo diverse polemiche sui bombardamenti in Yemen, dove sono utilizzati ordigni prodotti nella fabbrica di Domusnovas. Ora che lo stop è definitivo l’azienda Rwm Italia annuncia un ricorso gridando contro «un provvedimento ad aziendam». La società del gruppo tedesco Rheinmetall, che già aveva praticamente fermato la produzione in piena emergenza Covid, non lesina attacchi al «governo dimissionario» che «lascia intoccate le esportazioni delle altre società» con un’interruzione di contratti «fatta in maniera tale da colpire solo certi prodotti e certi Paesi».

A guardare con preoccupazione agli ultimi sviluppi sono soprattutto i 200 lavoratori del Sulcis tra diretti e non. I sindacati chiederanno subito un incontro alla società, ma anche con i sottosegretari al Mise e alla Difesa. «Una situazione paradossale, inverosimile e vergognosa – commenta la Rsu – il Governo ci toglie definitivamente il lavoro. Ci lascia a casa, additandoci come gli unici responsabili dei conflitti internazionali, mortificando il nostro lavoro, che da anni svolgiamo con grande serietà e professionalità, senza che si sia adoperato affinché trovasse le dovute soluzioni a tutela dei posti di lavoro». E sottolinea che «ci sarebbe piaciuta la stessa indignazione anche quando, lo stesso Governo, senza clamori ha dato il via libera alla vendita di due navi militari all’Egitto» e «il silenzio assordante del Mise» riferendosi alla sottosegretaria Todde.

Esulta invece la Rete italiana pace e disarmo che ricorda che «tra gli ordigni ritrovati dai ricercatori dell’Onu nello Yemen figurano infatti anche le bombe prodotte dalla Rwm». E Wilpf Italia ripropone la proposta di riconversione della fabbrica in una industria lattiero-casearia».

Critica la Lega che in una nota firmata dal coordinatore regionale Eugenio Zoffili insieme ai colleghi deputati Ferrari e Formentini afferma che «in un colpo solo la ex maggioranza del non Governo Conte favorisce la concorrenza estera e aiuta, di fatto, quell’Iran (alleato di Cina e Venezuela) che secondo il ministro Di Maio deve essere un partner dell’Italia. Per la Lega prima di assurde ideologie vengono la difesa dei posti di lavoro di centinaia di famiglie sarde e l’orgogliosa appartenenza all’Occidente».

Intervento che provoca la reazione di Angelo Cremone e Ennio Cabiddu di Sardegna Pulita, secondo cui «I Sardi per vivere, non si devono sporcare del sangue innocente di chi riceve addosso le bombe sarde», parlando di «dichiarazioni oscene e miserabili di chi, deputato della Repubblica Italiana, è tenuto a rispettare e far rispettare la legge», e invitando i rappresentanti della cultura isolana a non tacere.

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