La Nuova Sardegna

L’OSSERVAZIONE APPROVATA 

Area Multineddu, via libera alla cittadella di servizi

Area Multineddu, via libera alla cittadella di servizi

SASSARI. C’era un’osservazione particolarmente pesante nelle 22 discusse ieri in aula: quella relativa all’area di Zentu Fighi. L’area alle porte di Predda Niedda dove sorge il mai finito maxi centro...

03 febbraio 2021
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SASSARI. C’era un’osservazione particolarmente pesante nelle 22 discusse ieri in aula: quella relativa all’area di Zentu Fighi. L’area alle porte di Predda Niedda dove sorge il mai finito maxi centro commerciale iniziato nel 2004 da Ugo Multineddu, e per la quale gli eredi hanno chiesto venga cambiata la destinazione d’uso, da D.3 a D2.1, insediamenti produttivi compatibili con la residenza. Che consentirà di realizzare non più un unico “centro”, ma una cittadella commerciale e di servizi.

In aula è andato in scena lo stesso dibattito che si è sviluppato in città in questi giorni. Con Fabio Pinna (Pd) che ha criticato lo “strumento” scelto per il cambio di destinazione d’uso, che di fatto amplia enormemente le possibili destinazioni dell’area senza fare nessuna analisi di contesto, nè interlocuzione con il privato (parlando di macelleria urbanistica). Daniele Deiana (FdI) che ha sottolineato come l’imprenditore avrebbe dovuto presentare un progetto allegato alla richiesta di cambio di destinazione. A rispondere il sindaco Campus: «Trovo curioso che si dica che vogliamo consentire a una struttura, che è un rustico bloccato da un decennio, di ampliare le destinazioni d’uso. Prima che mettessimo mano alle norme del Puc nella D.3 contenuta nella variante che stava per approvare la precedente amministrazione si poteva fare di tutto. Nei centri commerciali si volevano costruire delle cittadelle autonome. Non lo abbiamo permesso. Qui si tratta di non penalizzare quello che non è ancora stato realizzato, e armonizzarlo all’area circostante. È una questione di giustizia».

Di fatto la variazione di destinazione d’uso cambia le carte in tavola per il futuro della zona. Con i figli di Ugo Multineddu che non avrebbero per le mani nessun progetto in particolare, se non la convinzione che il maxi centro commerciale, in costruzione dal 2004, non è più strategico né “completabile”.

Al suo posto potrebbe sorgere una cittadella “di servizi”, la cui natura però è ancora tutta da comprendere. (g.bua)

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