fondi ai gruppi
Danno erariale, Uggias pagherà 29 mila euro
CAGLIARI. Arriva la condanna della Corte dei Conti anche per Giommaria Uggias, l’avvocato ed ex consigliere regionale di Olbia assolto in primo grado a febbraio 2017 dall’accusa di peculato per l’uso...
24 febbraio 2021
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CAGLIARI. Arriva la condanna della Corte dei Conti anche per Giommaria Uggias, l’avvocato ed ex consigliere regionale di Olbia assolto in primo grado a febbraio 2017 dall’accusa di peculato per l’uso illegale dei fondi del gruppo La Margherita-Democrazia e libertà e condannato il 27 marzo del 2019 dalla Corte d’Appello a due anni e due mesi per gli stessi fatti. Giudicato colpevole di danno erariale, Uggias dovrà versare nelle casse del Consiglio regionale 28.863 euro più rivalutazione e interessi legali, vale a dire la somma che per i magistrati contabili ha speso nel corso della tredicesima legislatura senza produrre un riscontro utile a giustificarla.
Scrive il giudice estensore Valeria Mistretta - il presidente era Angela Silveri, l’altro consigliere Maria Elisabetta Locci - nella sentenza depositata nei giorni scorsi: «La documentazione agli atti di causa porta a ritenere che il dottor Uggias avesse la consapevolezza di gestire fondi pubblici vincolati a pubbliche finalità e che li abbia utilizzati con estrema negligenza».
L’ex consigliere si è sempre difeso, anche davanti al tribunale ordinario, sostenendo di aver speso la quota di fondi disponibile soltanto per l’attività politica, fornendo un rendiconto delle uscite al proprio capogruppo. Fra le spese l’organizzazione di convegni, la locazione di uffici e sale riunioni, convegni e corsi di formazione. Ma i giudici della sezione giurisdizionale hanno accolto la tesi sostenuta del pubblico ministero Giampiero Madeo, per il quale una giustificazione delle spese compatibile coi criteri stabiliti dalla legge non è emersa nel corso del giudizio erariale, così come in quello penale. In altre parole la stessa linea seguita dalla Corte d’Appello ordinaria. Il difensore, l’avvocato Cristian Muzzetto, aveva chiesto fra l’altro la sospensione del giudizio davanti alla Corte dei Conti in attesa dell’esito del procedimento penale pendente davanti al tribunale di Cagliari, il secondo procedimento dopo quello che ha condotto alla condanna in secondo grado di Uggias ma la richiesta non è stata accolta. Ora l’ex onorevole di Olbia potrà ricorrere in secondo grado. (m.l)
Scrive il giudice estensore Valeria Mistretta - il presidente era Angela Silveri, l’altro consigliere Maria Elisabetta Locci - nella sentenza depositata nei giorni scorsi: «La documentazione agli atti di causa porta a ritenere che il dottor Uggias avesse la consapevolezza di gestire fondi pubblici vincolati a pubbliche finalità e che li abbia utilizzati con estrema negligenza».
L’ex consigliere si è sempre difeso, anche davanti al tribunale ordinario, sostenendo di aver speso la quota di fondi disponibile soltanto per l’attività politica, fornendo un rendiconto delle uscite al proprio capogruppo. Fra le spese l’organizzazione di convegni, la locazione di uffici e sale riunioni, convegni e corsi di formazione. Ma i giudici della sezione giurisdizionale hanno accolto la tesi sostenuta del pubblico ministero Giampiero Madeo, per il quale una giustificazione delle spese compatibile coi criteri stabiliti dalla legge non è emersa nel corso del giudizio erariale, così come in quello penale. In altre parole la stessa linea seguita dalla Corte d’Appello ordinaria. Il difensore, l’avvocato Cristian Muzzetto, aveva chiesto fra l’altro la sospensione del giudizio davanti alla Corte dei Conti in attesa dell’esito del procedimento penale pendente davanti al tribunale di Cagliari, il secondo procedimento dopo quello che ha condotto alla condanna in secondo grado di Uggias ma la richiesta non è stata accolta. Ora l’ex onorevole di Olbia potrà ricorrere in secondo grado. (m.l)
