La Nuova Sardegna

Nuovo gruppo per i grillini espulsi

Nuovo gruppo per i grillini espulsi

Nasce alla Camera “L’alternativa c’è”: ne fanno parte Cabras, Corda e Vallascas

24 febbraio 2021
3 MINUTI DI LETTURA





ROMA. Ci sono anche tre deputati sardi nel nuovo gruppo “L’alternativa c’è”, formato dai dissidenti del Movimento 5 stelle che hanno votato no alla fiducia al governo Draghi e sono stati dunque espulsi. Sono due grillini della prima ora, Emanuela Corda e Andrea Vallascas, entrambi alla seconda legislatura, e Pino Cabras. I tre sardi andranno a fare parte di un gruppo che alla Camera conta già 13 deputati e al Senato è a quota 6 (grazie anche al simbolo dell’Italia dei valori concesso dal segretario Ignazio Messina), ma secondo i rumor di palazzo nelle prossime ore il numero potrebbe salire. Il nome scelto per il gruppo, “L’alternativa c’è”, è un riferimento al contrario allo slogan «there is no alternative» usato dal primo ministro conservatore inglese Margaret Thatcher. Il campo di azione, promettono, non saranno solo le aule parlamentari: «organizzerà una riscossa popolare e democratica in tutta la nostra Repubblica». Insomma intende puntare sulla mobilitazione della società civile. E sempre all'identità si appella quell'altro gruppo di espulsi, come Nicola Morra e Barbara Lezzi, che vogliono restare nel Movimento e combattere da lì la loro battaglia: «Io sono un tessitore e sono ottimista» afferma Morra chiedendo che siano gli iscritti a esprimersi sulla loro espulsione e augurandosi che la vicenda possa ancora «finire con un abbraccio». Non esattamente quello che intendono fare un altro gruppo ancora di espulsi, a cui ora guarderebbe anche Lezzi, che adiranno le vie legali e non solo per ottenere una sospensione dell'espulsione. Il loro avvocato, Daniele Granara punta infatti all'obiettivo con due azioni parallele: un ricorso alla Commissione contenzioso interna al Parlamento ed uno in Tribunale. Dove scoperchiare definitivamente la stortura del vincolo di mandato teorizzata dal M5s: «Prevedere un automatismo fra l'espulsione dal movimento politico e l'espulsione dal gruppo parlamentare, significa - avverte -violare una precisa norma costituzionale che è quella dell'articolo 67, che è la garanzia della libertà di esercizio del mandato parlamentare di fronte al popolo italiano».

Con l’espulsione di Cabras, Corda e Vallascas la pattuglia dei grillini sardi in Parlamento si è ridotta a nove rispetto ai 16 iniziali. I tre espulsi vanno ad aggiungersi agli addii al Movimento di Mara Lapia e Gianni Marilotti, emigrati verso i gruppi nati durante il tentativo di formare il Conte ter, e ai seggi persi alle suppletive dal M5s dopo le dimissioni di Andrea Mura e la morte di Vittoria Bogo Deledda. Oggi il Movimento sardo conta solo tre senatori (il capogruppo Licheri, Elvira Lucia Evangelista ed Emiliano Fenu) e sei deputati (Luciano Cadeddu, Paola Deiana, Alberto Manca, Nardo Marino, Mario Perantoni, Lucia Scanu). Una debacle per un Movimento che nell’isola alle politiche del 2018 aveva preso il 42 per cento, vincendo in tutti e nove i collegi uninominali di Camera e Senato.

In Primo Piano
L’intervista

Giuseppe Mascia: «Cultura e dialogo con la città, riscriviamo il ruolo di Sassari»

di Giovanni Bua
Le nostre iniziative