La Nuova Sardegna

«Ue disponibile a nuove verifiche»

«Ue disponibile a nuove verifiche»

Secondo Giagoni (Lega) c’è uno spiraglio. Scontro tra Psd’Az e la deputata Lapia

24 febbraio 2021
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SASSARI. Il caso delle restrizioni confermate per gli allevamenti suinicoli sardi invece di diventare motivo per una battaglia comune, si trasforma in un’occasione di scontro politico. Il Partito sardo d’Azione, con i suoi consiglieri regionali, si mobilità per difendere il presidente Christian Solinas dalle accuse mosse dalla parlamentare Mara Lapia. Piero Maieli, presidente della commissione Attività produttive e i consiglieri Franco Mula, Nanni Lancioni, Stefano Schirru, Elena Fancello, Giovanni Satta e Fabio Usai parlano dell’impegno del presidente «affinché l’Unione europea riconoscesse gli importanti sforzi compiuti dalla Regione nel processo di eradicazione del virus della peste suina». I consiglieri sardisti ricorda che il presidente ha sempre riconosciuto «l’importante lavoro svolto dall’Unità di progetto» e ha ribadito che questa «dovesse continuare a operare pienamente», riconfermando i due responsabili nell’incarico. La nota si conclude con un attacco personale alla parlamentare ex M5s. Attacco a cui la Lapia ha replicato prontamente: «Con toni violenti e offensivi, mi si accusa di avere attaccato il governatore Solinas perché la sua inerzia ha portato alla proroga del blocco». La Lapia ribatte con alcune domande: «Non sarebbe stato meglio rispondere nel merito e dirci, anche se per interposta persona, per quale ragione il responsabile dell’Udp, Alessandro De Martini, si è dimesso per la seconda volta, dopo il provvedimento della Commissaria europea alla Salute e sicurezza alimentare? Ci possono spiegare perché questo importante documento, che vanifica il lavoro, avviato sei anni fa dall’Udp in collaborazione con veterinari, allevatori e amministratori, è stato tenuto nascosto dalla Giunta per oltre due settimane?».

Secondo il capogruppo della Lega in consiglio regionale, Dario Giagoni, «l’Unione Europea ha già manifestato l'intenzione di sottoporre la Sardegna a un nuovo audit volto a verificare la reale situazione dei capi bradi ancora presenti sul territorio isolano e le modalità di conduzione attuate per il controllo del pascolo brado, nonché per il controllo della gestione della sorveglianza passiva».

Sempre secondo giagoni «il commissario europeo per la salute e la sicurezza alimentare, Stella Kyriakides, avrebbe inoltre comunicato la piena disponibilità ad assegnare la Regione Sardegna a un differente allegato rispetto a quello primariamente individuato, in virtù delle favorevoli verifiche».

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