La Nuova Sardegna

Vaccinazioni, in Sardegna utilizzato il 60 per cento delle dosi

Vaccinazioni, in Sardegna utilizzato il 60 per cento delle dosi

Con l’arrivo di nuove dotazioni l’isola è penultima nella classifica nazionale

24 febbraio 2021
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SASSARI. La Sardegna ha incrementato il numero assoluto di vaccini somministrati, salento a quota 77mila. Ma nel frattempo sono arrivate altre dosi, così come nel resto d’Italia, e così la percentuale tra inoculazioni effettuate e dosi disponibili è sceso. Alla Sardegna sono stati consegnati sinora 128.000mila vaccini. Il sistema sanitario è riuscito a utilizzarne il 60,2 per cento. L’isola ripiomba così in coda alla graduatoria delle regioni italiane, davanti solo alla Calabria (55,3 per cento) e alla pari con la Liguria.

Interessante l’analisi delle somministrazioni per categorie. La fetta più consistente è andata a operatori sanitari e sociosanitari: 53.469 dosi. Tra i più vaccinati ci sono anche cittadini che fanno parte del personale non sanitario (15.145) Sale il dato relativo agli ospiti delle strutture residenziali (4.848) e comincia a prendere quota anche la somministrazione agli ultra 80enni, grazie all’abbinamento della procedura con lo screening effettuato nel medio Campidano.

Sono state avviate anche le vaccinazioni delle forze armate e del personale scolastico (rispettivamente, a ieri, 789 e 122).

In Italia sono state distribuite sinora oltre 5 milioni di dosi di vaccini, suddivise così in base al produttore: 3 milioni e 905mila della Pfizer, un milione e 48.800 di AstraZeneca, 244.600 di Moderna.

Le misure di contenimento dell’epidemia stanno avendo effetti positivi anche sul contrasto alla diffusione delle normali sindromi influenzali. Secondo Agenas, infatti «l’incidenza delle sindromi simil-influenzali si mantiene stabilmente sotto la soglia basale con un valore pari a 1,6 casi per mille assistiti. Nella scorsa stagione in questa stessa settimana il livello di incidenza era pari a 10,7 casi per mille assistiti».

Il dato, però, non inlcude la Sardegna e nemmeno la Calabria, uniche regioni italiane a non aver attivato il sistema di sorveglianza.

«Nella 6° settimana del 2021 - spiega Influnet, il Sistema di sorveglianza integrata dell’influenza ,- in Italia sono stati analizzati 155 campioni clinici analizzati dai diversi laboratori afferenti alla rete InfluNet e, su un totale di 3.350 campioni analizzati dall'inizio della sorveglianza, nessuno è risultato positivo al virus influenzale. Nell’ambito dei suddetti campioni analizzati, 5 sono risultati positivi al SARS-CoV-2, 437 dall'inizio della sorveglianza».

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