La Nuova Sardegna

Il ritorno di don Angelino dopo l’abbraccio col Papa

di Giovanni Bua
Il ritorno di don Angelino dopo l’abbraccio col Papa

Pasqua in famiglia per il cardinale accolto ad Alghero dal fratello e da un’amica Disponibile, gentile e sorridente, ma deciso a non commentare gli ultimi eventi

04 aprile 2021
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ALGHERO. È sbarcato dal primo volo per Roma, atterrato alle 10.26 nella pista dell’aeroporto di Alghero. Con un trolley grigio, un cappotto nero e un sorriso sereno a illuminargli il viso. Gentile e disponibile, quanto deciso a mantenere un totale silenzio. Ad accoglierlo il fratello Tonino e una cara amica di famiglia, Giovanna Pani, che, dopo un veloce saluto, sono saliti insieme a lui su una Mercedes grigia diretta nella “loro” Pattada.

È tornato a casa il cardinale Angelo Becciu. A poche ore dalla messa in Coena Domini, che Papa Francesco ha celebrato giovedì pomeriggio insieme a lui, nella cappella del suo appartamento privato nel palazzo del Sant'Uffizio, a poche centinaia di metri dalla Casa di Santa Marta.

Un evento inaspettato che ha «emozionato» il cardinale, come ha spiegato da Pattada il fratello Mario, in un accorato post in cui invitava a «riflettere sul significato del gesto del Pontefice». «Il loro rapporto – ha scritto – non si è mai interrotto, bensì intensificato. Non si è trattato di perdono perché da innocente non deve farsi perdonare niente».

Parole che sono l’unico strappo al riserbo assoluto che da tempo accompagna ogni gesto di don Angelino e della sua famiglia.

Riserbo quanto mai dovuto e comprensibile ora, dopo la «sorpresa» del Papa, con lo stesso Pontefice che avrebbe detto al cardinale di far sapere del loro incontro, che però né il Vaticano né il Cardinale hanno in alcun modo commentato.

Quel che appare certo è che è l’ultimo atto di un rapporto che, filtra da oltre Tevere, non si era mai in questi mesi interrotto. E che è stato salutato con sollievo e gioia dalle persone che per mesi hanno seguito con apprensione le sorti del cardinale, a cominciare da quelle a lui più vicine: i familiari ma anche i tanti amici.

Le stesse che Angelo Becciu ha trovato ieri a Pattada, dove già aveva deciso di trascorrere il Natale e il Capodanno, a poche settimane dall’inchiesta sull’utilizzo improprio dei fondi della Chiesa che portò alle sue dimissioni dalla carica di prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi, con la messa della vigilia celebrata insieme al vescovo di Ozieri Corrado Melis e quella di Natale in diretta ai fedeli collegati sulla pagina facebook della parrocchia di Santa Sabina a Pattada.

E, ieri il nuovo ritorno a casa. Come tradizione che nulla di quello che è successo può cambiare. Per lui nessuna accoglienza ufficiale. Anche se è attesa la sua presenza, come sempre accade, oggi alla messa di Pasqua nella parrocchia di Santa Sabina, con il suo amico don Gianfranco Pala. E a Pasquetta nella chiesa di San Giacomo a Bantine, pur non essendoci nessuna comunicazione ufficiale in merito.

Per il resto Pattada si è come sempre stretta a difendere la pace del cardinale. «Siamo contenti che, come sempre, don Angelino abbia voluto passare le feste nel suo paese e nella sua comunità – sottolinea il sindaco di Pattada, Angelo Sini – Che lo sostiene e gli offre la sua incondizionata amicizia. Ancora non ho avuto il piacere di sentirlo, ma rispettiamo il suo desiderio di privacy e il riserbo che lo ha sempre contraddistinto».

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