La Nuova Sardegna

Pasqua in zona rossa, ricetta contro la malinconia

Pasqua in zona rossa, ricetta contro la malinconia

La soluzione di una famiglia oristanese: 30 persone collegate per una grande caccia al tesoro a distanza

04 aprile 2021
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ORISTANO. La Pasqua al tempo del Covid può avere il sapore amaro della solitudine, della lontananza. La famiglia Carta di Oristano, grazie all’aiuto della tecnologia e a uno spirito giocoso diffuso fra tutti i componenti, dai più anziani ai più giovani, ha trovato l’antidoto alla malinconia con un sistema già collaudato a Natale, Capodanno, Epifania e Carnevale. E così circa 30 persone, dislocate tra Cagliari, Oristano, Carloforte, Milano, Bologna e Roma si ritrovano per giocare insieme a una caccia al tesoro a distanza e vincere l’angoscia da zona rossa. Lo faranno anche oggi, ognuna con il proprio supporto informatico: nonna Marina predilige il tablet e nonna Carla è la regina del computer. Entrambe hanno più di 80 anni. Zia Koki, nonostante sia più giovane, sembrava allergica alla tecnologia, ma, grazie al desiderio di partecipare, ha imparato i rudimenti digitali. «Per noi era una sofferenza questa lontananza forzata - racconta Renata Carta - e così ho cercato di trovare una modalità che ci permettesse comunque di sentirci vicini. Sono una insegnante e grazie alla didattica a distanza ho imparato ad adoperare diversi strumenti che potessero supportarmi nelle lezioni. Così ho avuto l’idea di utilizzare Google moduli per organizzare una sorta di caccia al tesoro on line. La proposta condivisa in famiglia è stata accolta con entusiasmo».

In realtà il tesoro non esiste, ma i partecipanti si battono come se in palio ci fosse un premio straordinario. Non mancano discussioni e ricorsi. Ma anche tante risate. Ogni caccia al tesoro comprende giochi di logica, giochi di parole, indovinelli, rebus, puzzle, quiz relativi alla famiglia, prove pratiche di diverso tipo. D’obbligo anche una foto a tema: per Carnevale bisognava indossare i panni di Su Componidori (un punto per ogni dettaglio). Spesso c’è anche la possibilità di richiedere un aiuto indovinando un numero di telefono, che cambia ogni volta, di un ignoto al quale Renata chiede la collaborazione. E così vengono coinvolti anche amici che vivono distanti. Nonno Beppe, nonostante sia alquanto tecnologico, predilige risolvere i vari quesiti sul cartaceo. Vanta una grande esperienza come organizzatore: a Oristano si ricordano ancora le sue auto cacce al tesoro di Natale, che permettevano ai partecipanti di divertirsi facendo contemporaneamente beneficenza. Negli anni 80 erano un appuntamento imperdibile per gli oristanesi: si arrivava anche a 100 equipaggi iscritti. «Mi considero una sorta di figlia d’arte. Sicuramente le capacità organizzative le ho sviluppate grazie all’esempio di mio padre».

Oggi è prevista la quinta edizione. Nonna Carla è pronta a combattere: «Noi anche se vecchi, sfidando figli e nipoti combattiamo, non solo l'età, ma anche la malinconia che inevitabilmente questa situazione si porta dietro. Grazie a questi giochi dimentichiamo i nostri guai, ritorniamo combattivi e corriamo, come i giovani, per la vittoria!».

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