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Sportelli bancari addio: in dieci anni 141 in meno

Sportelli bancari addio: in dieci anni 141 in meno

CAGLIARI. Una tendenza inarrestabile che ha stravolto in due lustri il fronte dell’offerta del credito nell’isola, almeno dal punto di vista della presenza fisica degli sportelli bancari. Un calo...

07 aprile 2021
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CAGLIARI. Una tendenza inarrestabile che ha stravolto in due lustri il fronte dell’offerta del credito nell’isola, almeno dal punto di vista della presenza fisica degli sportelli bancari. Un calo elevato, che porta la Sardegna a uno degli ultimi posti in Italia nel rapporto tra sportelli bancari e abitanti. Il rapporto sulla finanza sostenibile della Fondazione per la Sussidiarietà, fornisce alcuni numeri che sviluppati in chiave locale evidenziano come il mondo del credito più visibile all’utente, quello della presenza fisica della banca, è profondamente cambiato. In Italia sono spariti negli ultimi dieci anni diecimila sportelli bancari; erano 34mila nel 2010 sono 24mila adesso. Nonostante il calo però il nostro paese resta ancora quarto in Europa con 39 filiali ogni 100mila abitanti, rispetto alla media di 22. In Sardegna i numeri dimostrano una proporzione di 33 sportelli ogni 100mila abitanti, un dato che ci affianca al Molise e che ci consente di superare la Puglia (27), la Sicilia (25), la Campania (22) e la Calabria, ultima in questa classifica con 20 sportelli ogni 100mila abitanti. In testa le regioni più ricche, con Trentino con 70 sportelli, seguito da Valle d’Aosta Friuli e Emilia-Romagna.

I numeri sardi evidenziano un calo significativo degli sportelli, non solo a causa dei processi di razionalizzazione avviati dai singoli istituti, ma dovuti anche all’esplosione dell’home-banking, oggi usato da un utente su cinque, secondo alcune stime, e dieci anni fa praticamente assente. E così se nel 2010 nell’isola c’erano 667 sportelli, solo 4 anni più tardi ve ne erano 597, per poi arrivare a 568 nel 2017 e ai 526 di oggi. Una riduzione che vale soprattutto nei grandi centri, con accorpamenti di sedi e massiccio ricorso agli incentivi all’esodo e che vede meno coinvolti i centri dove esiste un solo sportello di istituto di credito. Secondo gli analisti la continua tendenza alla riduzione degli sportelli, anche per l’isola non si è ancora conclusa, favorita anche dall’età media elevata dei dipendenti di tutti gli istituti operanti in Sardegna, vicino ai 50. Questo dato porta a una naturale fortissima riduzione del personale nel prossimo decennio, che non sarà sostituito se non in minima parte. L’Home banking da un lato e l’esplosione del fin-tech (cioè l’applicazione delle nuove tecnologie a tutta la filiera del credito e della finanza) porterà a sempre meno sportelli. Il margine di crescita dell’e-banking anche nell’isola è ampio. Oggi si ritiene che solo il 20 per cento delle operazioni bancarie siano eseguite da cellulare o da computer. Un dato inferiore alla media nazionale che si attesta al 35 per cento. Tra dieci anni sette operazioni su dieci si svolgerà su questi canali. E gli sportelli saranno sempre di meno, molti di meno di quelli oggi aperti.(g.cen.)

@gcentore. ©RIPRODUZIONE RISERVATA.
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