La Nuova Sardegna

Gelate improvvise, agricoltura in crisi

Gelate improvvise, agricoltura in crisi

Bruciati migliaia di ettari di colture. Cualbu, Coldiretti: «Ora lo stato di calamità»

10 aprile 2021
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SASSARI. È pesante il quadro che emerge dalle prime rilevazioni effettuate dalle aziende agricole dopo le gelate di questi ultimi giorni che hanno interessato tutto il territorio regionale con percentuali compromesse altissime, nei casi più gravi si arriva fino al 70-80 per cento. Da Alghero fino al sassarese, Gallura, Goceano, Baronia, Marghine, Oristanese, Medio Campidano, Sulcis, Parteolla: le gelate hanno bruciato migliaia di ettari di colture. Le temperature alte delle scorse settimane hanno favorito il risveglio della vegetazione che si è presentata vulnerabile a questo abbassamento delle temperature. A subire i maggiori danni sono i vigneti ma anche ortaggi e frutteti. «È fondamentale una quantificazione immediata dei danni e contemporaneamente attivare le richieste da parte dei Comuni, con i quali stiamo già interloquendo, dello stato di calamità – afferma il presidente di Coldiretti Sardegna, Battista Cualbu –. Un quadro preciso e attendibile sui danni lo avremo nei prossimi giorni anche perché su alcune colture gli effetti non sono immediati, ma è comunque già evidente che le perdite sono ingenti e in alcuni casi avranno anche delle conseguenze per le prossime annate». Sotto accusa i mutamenti del clima con la richiesta reiterata di aprire un forum permanente dove si dovranno studiare e sperimentare metodi di mitigazione e una agricoltura più resiliente. Appello alla Regione perché sia vicina al mondo agricolo con interventi di ristoro immediati e accelerando la chiusura della liquidazione della siccità del 2017 e delle calamità del 2018: «Per l’ennesima volta chiediamo l’apertura di un forum permanente sui cambiamenti climatici – dice il direttore di Coldiretti Sardegna, Luca Saba – dove si dovranno studiare e sperimentare metodi per mitigare i cambiamenti climatici, una agricoltura più resiliente ma anche la programmazione dei fondi europei che devono essere indirizzati all’interno di una seria programmazione. Allo stesso tempo “stiamo sempre lavorando per migliorare i sistemi assicurativi affinché siano più efficaci ed efficienti – afferma Battista Cualbu – ed invitiamo gli agricoltori ad usufruirne perché i cambiamenti climatici stanno condizionando tutti gli anni i raccolti. La Regione, soprattutto all’interno di questa crisi epocale provocata dalla pandemia, sia vicina al mondo agricolo con interventi di ristoro immediati e accelerando la chiusura della liquidazione della famigerata siccità del 2017 e delle calamità del 2018”.



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