La Nuova Sardegna

Sardi e sicuri: mancano medici e personale

Sardi e sicuri: mancano medici e personale

La tappa sassarese parte con 14.500 test e pochi problemi in città, ma molti intoppi nell’hinterland

11 aprile 2021
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SASSARI. Partenza in salita per la tappa sassarese dello screening “sardi e sicuri” portato avanti dalla Regione con la supervisione del virologo Andrea Crisanti. I controlli (che andranno avanti anche oggi) hanno coinvolto i residenti nel capoluogo turritano e in altri 14 comuni dell’hinterland. All’appuntamento hanno risposto 14.492 persone, un numero importante ma lontano da quello sperato. La colpa, ammesso che di colpa si possa parlare, sarebbe nel mancato accordo tra la Regione e i medici non ospedalieri dell’Ats e della Usca che dopo aver dato una disponibilità di massima non si sono presentati nei centri allestiti per lo screening. L’assenza dei camici bianchi, ma anche di altri operatori sanitari, ha creato fin da subito numerosi problemi che nei comuni più fortunati si sono tradotti in ritardi di qualche ora, mentre in altri hanno costretto i sindaci a far ricorso ai medici di famiglia, intervenuti a dare una mano, su base volontaria. Nei casi peggiori lo screening è stato rinviato al pomeriggio o addirittura a questa mattina. «In qualche centro – denunciano i consiglieri del gruppo progressista in consiglio regionale – i tamponi sono stati eseguiti senza che fosse presente un medico, scaricando su tecnici e amministrativi la responsabilità di portare avanti il monitoraggio».

«Di fatto – è la dura denuncia di Gian Franco Satta – a Castelsardo delle cinque postazioni previste si è riusciti a metterne in piedi solo una; Usini che avrebbe dovuto disporre di tre medici e nove infermieri si è trovata con un solo medico e tre infermieri; Valledoria aveva un unico medico impiegato nell’attività oltre al supporto dei volontari; Viddalba, Nulvi, Osilo, Ossi, Uri e Sorso hanno aperto le postazioni senza la presenza di un medico con ritardi di ore o in alcuni casi con rinvii al pomeriggio, con conseguenti assembramenti dei cittadini in attesa. Da lunedì la Sardegna sarà nuovamente in zona rossa, siamo la regione italiana che nell’ultima settimana ha registrato la percentuale maggiore di incremento di positivi e siamo tra le ultime per somministrazione dei vaccini. Mi chiedo cosa debba succedere ancora perché il presidente Solinas inizi davvero a pensare ai sardi. Spero che oggi non si ripetano le stesse criticità».

Le cose sono andate decisamente meglio a Sassari città dove i centri hanno operato a pieno regime con tempi di attesa molto brevi. Ci si aspettava, forse una partecipazione maggiore ma va detto che la campagna proseguirà oggi dalle 8.30 alle 13 e dalle 14 alle 18 nelle stesse sedi operative con l'aggiunta del comune di Tergu. la Regione ricorda che chi volesse sottoporsi al tampone potrà farlo gratuitamente presentandosi nelle sedi operative munito di tessera sanitaria e un numero di telefono cellulare a cui saranno trasmesse le credenziali per accedere al referto online. I comuni interessati sono Sassari, Sorso, Sennori, Ossi, Usini, Tissi, Ittiri, Castelsardo, Viddalba, Osilo, Uri, Nulvi, Valledoria, Santa Maria Coghinas e Tergu.

A Sassari saranno operative le sedi allestite nella palestra Bunker di via Poligono, nella scuola primaria di piazza Sacro Cuore, all IC Li Punti, nel Salone parrochiale de La corte in piazza Don Pittalis; nelle piscine del Latte Dolce; alla Brigata Sassari, nella scuola secondaria di primo grado di via Mastino; a San Donato nella scuola primaria in via Fontana e nella sede di via Forlanini; all’istituto Pertini Biasi di via Savoia; nella scuola Salvatore Farina,, nella scuola di San Giuseppe, in Corso Cossiga;nella scuola Pasquale Tola, di via Washington; nella scuola elementare di via Genova, a Monte Rosello Alto nella scuola scuola primaria di via Manzoni e nella sala Consiglio circoscrizionale di piazza Don Ruiu-Soro a Campanedda. (m.t.)



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