La Nuova Sardegna

Dopo il pranzo vietato prime ammissioni e confronto in aula

Dopo il pranzo vietato prime ammissioni e confronto in aula

Imbarazzo in Regione: Solinas pronto a azioni forti Il Pd: «C’era il comandante della Forestale. Fare chiarezza»

13 aprile 2021
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SASSARI. Nella sostanza l’irregolarità commessa dai partecipanti al pranzo di Sardara è paragonabile a quelle commesse da chi sta in giro dopo il coprifuoco, circola senza giustificato motivo o fa capannello davanti a un bar aperto solo per le consumazioni da asporto. Quello che fa la differenza, nel caso del ritrovo conviviale al ristorante delle Terme, è la lista degli ospiti. I nomi dei convitati circolano da giorni, tra mezze conferme e silenzi. Una ventina sono stati messi nero su bianco nel verbale della guardia di finanza e trasferiti nell’informativa che la procura di Cagliari ha chiesto alle fiamme gialle per verificare se esistono elementi di rilevanza penale.

Tra alti dirigenti regionali, sindaci e ex sindaci, consulenti della Regione, manager e ex manager di enti pubblici, la lista sarebbe talmente altisonante da mettere in subbuglio vari uffici lungo il percorso tra Villa Devoto e via Roma. Si narra di un presidente Solinas furente e silenzioso verso l’esterno, occupato a mettere insieme i pezzi di un puzzle in cui alcune tessere starebbero già andando a completare i giusti incastri.

Alcuni dirigenti che hanno partecipato al banchetto avrebbero ammesso le proprie responsabilità ai diretti superiori, mettendo a disposizione le dimissioni. Qualcuno è riuscito a fuggire prima di essere identificato dalla guardia di finanza. Altri invece sarebbero pronti a dare battaglia, tanto da far filtrare informazioni su un ricevimento avvenuto nei giorni scorsi a Villa Devoto, sede della presidenza della Giunta.

Tra i dirigenti regionali in posizione delicata c’è sicuramente il capo della forestale, Antonio Casula, l’unico ad aver ammesso pubblicamente la propria presenza a Sardara il giorno del pranzo. «Ero lì per lavoro», ha detto. E proprio su di lui si incentra un’interrogazione presentata dal gruppo del Partito democratico in consiglio regionale.

«Mentre la Sardegna si preparava alla zona rossa, il comandante regionale del Corpo Forestale partecipava ad un banchetto proibito. - si legge in una nota -. Il presidente della Regione riferisca in aula sull' intera vicenda». Il gruppo del pd chiede un accesso agli atti. «Il comandante regionale del corpo forestale - scrivono ancora i consiglieri del Pd - è stato l'unico a confermare la propria presenza per ragioni del proprio ufficio, motivo per cui ci aspettiamo da lui di conoscere nomi e cognomi degli altri presenti».

Nella nota i consiglieri di opposizione ricordano che «il corpo forestale è impegnato, con spirito di servizio e sacrificio, nei controlli per il rispetto delle prescrizioni anti-Covid-19» mentre «il comandante Casula si ritrovava presente ad un meeting».

Per questo il gruppo Pd chiede «che la politica tutta e i rappresentati delle diverse istituzioni e amministrazioni ed enti regionali siano di esempio e che il presidente riferisca in Aula, facendo chiarezza sull’accaduto per quanto di sua conoscenza». (r.pe.)

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