La Nuova Sardegna

sanitÀ 

La Maddalena, iperbarica a singhiozzo

Il servizio funziona solo al mattino per la carenza di personale

13 aprile 2021
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SASSARI. La Maddalena ha una camera iperbarica pubblica, ma per la carenza di personale non riesce a soddisfare le richieste dei pazienti. Dopo essere rimasto chiuso per diverso tempo il reparto del Paolo Merlo è stato riaperto all’attività ambulatoriale, ma le difficoltà non mancano. «Il responsabile, il dottor Giovanni Battista Scotto, fa molto più di quello che può fare ma il personale purtroppo è limitato – dice Giorgio Chiarelli, Medici Cgil –. La Maddalena ha da sempre la camera iperbarica, prima all’Arsenale militare poi all’ospedale civile. Il problema è che manca un anestesista per permettere di aprire anche al pomeriggio. Scotto è da solo e la camera iperbarica funziona solo al mattino. Faccio una provocazione: come vengono usati gli elicotteri per portate i maddalenini negli altri ospedali, potrebbero essere usati anche per portare i pazienti urgenti alla Maddalena». In Sardegna sono due le camere iperbariche pubbliche, La Maddalena e Cagliari (dove è ripartita l’attività ambulatoriale dopo lo stop causa Covid). A Platamona c’è invece il Centro iperbarico sassarese, struttura privata, direttore sanitario Alfonso Bolognini. Una struttura che serve il centro nord dell’isola, ma che deve sottostare ai tetti previsti dalla Regione e non può andare oltre le 3mila prestazioni annuali, non riuscendo a soddisfare le richieste dei pazienti. Anche perché sono 18 le patologie che vengono curate. Di qui la richiesta di arrivare almeno a un raddoppio, circa 6mila, tenendo conto che il costo di ogni singola prestazione è di 80 euro.

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