La Nuova Sardegna

La nostalgia ci ricorda che siamo vivi

di Martina Fiorentino*

Nostalgia, “stato d'animo corrispondente al desiderio pungente o al rimpianto malinconico di quanto è trascorso o lontano”. Non è mai semplice esternare un’emozione soprattutto se questa è la...

15 aprile 2021
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Nostalgia, “stato d'animo corrispondente al desiderio pungente o al rimpianto malinconico di quanto è trascorso o lontano”. Non è mai semplice esternare un’emozione soprattutto se questa è la nostalgia, uno stato d’animo che racchiude un po’ tutte le emozioni. La nostalgia ci rende fragili, ma ci fa crescere attraverso i ricordi; ci sono persone che cercano di nascondere quella parte, per paura di sentirsi deboli, non capiti, perché magari la nostalgia si ha per un ricordo banale ma che per noi è importante. Ammetto di essere una di quelle persone che cerca sempre di nascondersi dagli altri quando si sente fragile; non sono una persona che tende ad esprimersi con le parole forse per vergogna, per imbarazzo, per essere forte agli occhi degli altri. Fortunatamente ho da sempre un rifugio, una casa in cui mi riparo ogni volta che ne ho bisogno e c’è sempre ovunque io sia, ma è una casa che non ha mattoni, non ha una struttura precisa perché vive dentro di me ed è la danza. Con la danza riesco ad essere me stessa ed è lì che metto a nudo le mie emozioni, i miei ricordi, le mie fragilità, perché so che non potrò mai essere giudicata. Proprio in questo periodo, sto elaborando un assolo che parlerà della nostalgia, di quanto mi manchi essere bambina, di quanto mi manchino la mia terra e persone per me importanti. Ho dovuto affrontare situazioni tanto difficili quanto educative, non è stato semplice lasciare tutto ciò che avevo costruito, allontanarmi dalle amicizie e dalle mie radici. Nel periodo più difficile è venuta a mancare una figura importante: mio nonno, colui che mi veniva a prendere a scuola quando ero piccola, che era di poche parole ma bastava un suo sguardo per sentirmi al sicuro; tutto questo ha creato in me un vuoto che mi ha portata a crescere più velocemente. È come se si fosse innalzata una spessa parete capace di farmi mostrare quasi apatica, ma è anche grazie a questo che sono diventata la ragazza che sono oggi. La corazza di ragazza forte sta cercando di limarsi sempre di più, esternando leemozioni non solo nella danza, ma nella vita. Ognuno di noi vive di ricordi. L’uomo senza ricordi non ha un vissuto.

Citando Eugenio Borgna, a qualunque età si può provare nostalgia di qualcosa: di un luogo, di una persona, dell’infanzia o dell’adolescenza, di un amore, di un’amicizia, della patria. Su quest’ultima ci sarebbero tante situazioni di cui scrivere per far riferimento alla nostalgia e quindi alla memoria, situazioni che vengono tramandate per far sì che vengano ricordate sempre come “Il Giorno della Memoria”, “La Giornata contro la violenza sulle donne”, “La giornata nazionale in memoria delle vittime di coronavirus” istituita quest’anno. Molte volte la nostalgia è vista come qualcosa di negativo, perché spesso ricordare è doloroso, quando invece è una delle cose in grado di farci sentire vivi, capace di farci ridere e piangere. Esiste qualcosa di più bello?

*Martina frequente il Liceo Coreutico

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