La Nuova Sardegna

Mancano i flaconi di Pfizer anziani rispediti a casa

di Claudio Zoccheddu
Mancano i flaconi di Pfizer anziani rispediti a casa

Carenza di dosi per i richiami in tutti gli hub, rinviate le inoculazioni agli over 80 Difficoltà anche per i pazienti fragili, manca il calendario delle somministrazioni 

15 aprile 2021
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SASSARI. Rinvii, sospensioni, dietrofront e incertezza diffusa su scala regionale. Quando l’isola sbandiera con fierezza la sua capacità vaccinale, con l’assessore regionale della Sanità Mario Nieddu che sottolinea come la classifica nazionale delle inoculazioni sia sempre meno deficitaria per l’isola, la macchina si inceppa, rallenta e in qualche caso si ferma. Mancano le dosi di siero Pfizer, quelle previste per il richiamo vaccinale di centinaia di ultra ottantenni. Le nuove forniture sono già arrivate in Sardegna ma prima che possano essere dislocate nei vari punti di somministrazione passerà ancora qualche tempo. E così, già da martedì, molti anziani che avrebbero dovuto ricevere la seconda dose sono stati costretti a tornare a casa. «Un intoppo», avevano commentato i responsabili dell’Ats prima di scusarsi per il disservizio.

L’intoppo, tuttavia, si è ripetuto ieri, quando diversi anziani sono stati rispediti a casa per lo stesso motivo: «Visto che il problema era già stato riscontrato la sera precedente, sarebbe stato sufficiente pubblicare un avviso, anche sul sito dell’Ats o o del Comune, in cui si evidenziava il problema. Invece – racconta Clara Virdis – per scoprirlo ho dovuto accompagnare mio padre all’hub, attendere il turno per diverso tempo e poi scoprire che il suo appuntamento era stato rinviato. Capiamo che non sia facile ma, soprattutto per le persone di una certa età, ci vorrebbe una maggiore attenzione». La lista dei problemi comprende anche situazioni al limite. Una la racconta Angelo Carusillo, ex consigliere regionale ed ex sindaco di Ozieri: «Sono un ultraottantenne, allettato e collegato al bombolone dell’ossigeno 24 ore al giorno. Nonostante rientri perlomeno in tre categorie di pazienti fragili, non ho ancora ricevuto la prima dose di vaccino. La mia dottoressa – continua Carusillo – ha inviato più di un mese fa la mia cartella clinica dove indicava la mia condizione di non deambulante né trasportabile. Ha anche aggiunto che se la avessero dotata di vaccino trasportabile con frigo manuale, avrebbe provveduto lei». L’attesa, tuttavia continua: «È una situazione inaccettabile, anche perché ho scoperto che alcuni miei conoscenti sono già stati vaccinati nonostante non avessero i miei problemi». Una brutta sorpresa è arrivata anche agli over 80 di Stintino, che ieri avrebbero dovuto ricevere la seconda dosa del siero Pfizer e che invece sono stati rimandati a casa per la carenza di dosi. Lo stesso problema per cui, ad Oristano, martedì è stato necessario sospendere le vaccinazioni. Ma i problemi sono più gravi nelle zone interne dell’Oristanese. Mattinata di attesa anche a Genoni, dove gli anziani che ieri avrebbero dovuto ricevere la prima dose sono stati costretti a rimandare l’appuntamento perché i vaccini non erano disponibili. Tutto dovrebbe essere rinviato di una settimana. Inoculazioni posticipate anche a Nuoro, dove gli ultraottantenni che avrebbero dovuto ricevere il richiamo di Pfizer martedì e ieri sono stati rinviati rispettivamente a domani e sabato. Intanto, in città, l’apertura del secondo punto vaccinale ha limitato i disagi per le lunghe file e gli assembramenti che si materializzavano in via Kandinskij. Intanto, il consigliere regionale del M5s Michele Ciusa sottolinea la condizione dei pazienti fragili: «Non avendo ancora ricevuto una data certa sono preoccupati e nemmeno gli ospedali di riferimento possono fornire rassicurazioni. La Regione ha il dovere di intervenire affinché il calendario delle persone fragili non diventi l'unico grande assente».

I numeri. Salgono a 338.157 le dosi somministrate in Sardegna, a fronte delle 402.820 consegnate sinora alla Regione, con una percentuale dell'83,9 per cento. L’isola resta sempre al quart'ultimo posto, davanti a Sicilia Basilicata e Calabria. La media nazionale è dell'87,2 per cento. In Sardegna sono stati somministrati 86.980 vaccini ad operatori sanitari e sociosanitari; 21.279 al personale non sanitario; 16.222 ad ospiti di strutture residenziali; 102.239 agli anziani over 80; 8.113 ai dipendenti delle forze armate; 21.919 al personale scolastico; 81.405 nella categoria “Altro” in cui, in sostanza, è finito un vaccino su quattro di quelli inoculati nell’isola.

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