La Nuova Sardegna

Vaccini nell’isola, consegna a metà

Vaccini nell’isola, consegna a metà

Non sono arrivate le nuove forniture da parte di AstraZeneca e Moderna

15 aprile 2021
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CAGLIARI. I vaccini sono arrivati. Ma solo le annunciate 43.290 dosi Pfizer. Le altre Big pharma, invece, hanno marcato visita e l’inaspettato buco nelle consegne rischia di rimettere in discussione la campagna vaccinale. AstraZeneca, ad esempio, non è andata oltre 4mila fiale, ma queste nuove “pizze” non erano altro che la compensazione di una fornitura saltata qualche giorno fa. Poi anche Moderna non s’è fatta viva, nonostante continui a essere il vaccino più richiesto dai medici di famiglia per le somministrazioni a domicilio. È stato un flop anche l’esordio della Johnson&Johnson. Erano attesi 4mila flaconi, ma sono rimasti bloccati nel centro nazionale di stoccaggio, a Pratica di mare, in attesa della decisione finale dell’Ente europeo per il farmaco, l’Ema, sui sospetti casi di trombosi post vaccino. Il semaforo verde dovrebbe scattare entro la settimana.

L’incertezza. È evidente che le forniture a singhiozzo sono un grande problema. Il generale-commissario, Francesco Paolo Figliuolo, aveva assicurato che la Sardegna avrebbe ricevuto da 70mila agli 80mila vaccini alla settimana, per consolidare il traguardo delle oltre 11mila vaccinazioni giornaliere. Però, stando almeno alle consegne di mercoledì, è già saltato il percorso di avvicinamento alla quota ottimale delle 17mila dosi quotidiane da raggiungere a cavallo fra aprille e maggio. Una pezza comunque ci sarà, perché l’alto ufficiale ha annunciato che «aumenteranno le dosi Pfizer». In Italia dovrebbero arrivare 670mila dosi extra, e quindi circa 20mila nel centro regionale di stoccaggio. Anche se ora, come auspicato dallo stesso generale, l’importante che si risolva il caso J&J, per evitare troppi contraccolpi sulla campagna vaccinale.

Scorte e percentuali. La Sardegna continua a scalare la classifica nazionale per numero di dosi somministrate rispetto a quelle ricevute. Con le vaccinazioni dell’altro giorno, sempre superiori alle 11mila, è stato raggiunto l’83 per cento. Ma a preoccupare la cabina di regia regionale è, come detto, la non regolarità nelle forniture. Perché se per gli over 80 l’accelerazione c’è stata e più di qualcosa s’è mosso per gli over 70, mentre è appena cominciata la convocazione degli over 60, è la categoria dei pazienti fragili a essere ancora indietro. Tant’è che i 5 stelle hanno sottolineato: «I cittadini affetti da patologie finiranno per essere schiacciati da questo triste paradosso: da primi della fila, di diritto, potrebbero essere gli ultimi a ricevere la chiamata»

Doppio portale. Ora è ufficiale, anche la Sardegna adotterà il sistema delle Poste Italiane di prenotazione dei vaccini. Però per l'operatività a regime bisognerà aspettare un mese. Anche se nei prossimi giorni dovrebbe cominciare la fase di affiancamento fra il nuovo programma a quello regionale vaccinocovid.sardegnasalute.it., che comunque resterà l’unico fino a quando non ci sarà una comunicazione ufficiale. Il portale delle Poste copre tutta la filiera: dalla prenotazione della prima dose fino al richiamo che, a seconda del vaccino, va fatto dopo un certo numero di giorni. Finora la piattaforma regionale ha funzionato abbastanza bene, ma quella nazionale, più potente, permetterebbe di aumentare il numero delle convocazioni giornaliere. (ua)

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