La Nuova Sardegna

Punta Giglio, la Regione dà il via libera ai lavori

di Nicola Nieddu
Punta Giglio, la Regione dà il via libera ai lavori

Il Servizio di valutazione ambientale ha concluso la verifica sull’intervento Nei prossimi giorni riaprirà il cantiere. Soddisfatta la coop che ha vinto il bando

01 maggio 2021
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ALGHERO. A Punta Giglio è tutto in regola e i lavori possono ripartire. A dirlo è lo Sva che ieri ha comunicato di aver sospeso il provvedimento emanato lo scorso 13 aprile. Dunque, le verifiche eseguite dal Servizio valutazione impatti e incidenze ambientali della Regione si sono concluse: i lavori per il restauro dell'ex batteria Sr 413, contestati da un agguerrito comitato di cittadini che ha raccolto migliaia di adesioni, potranno riprendere.

Il cantiere di Punta Giglio era stato interrotto con una nota proveniente dallo Sva: il servizio regionale disponeva infatti un approfondimento per verificare gli esiti dei rilievi faunistici e botanici, per visionare il cronoprogramma dei lavori e conoscere gli accorgimenti progettuali messi in atto per garantire il minor disturbo possibile alle specie animali e vegetali di importanza comunitaria. Le verifiche sono state numerose: non solo un copioso scambio di documentazione, ma anche un sopralluogo tecnico in loco, che si è svolto il 20 aprile alla presenza di rappresentanti della Forestale e del Parco di Porto Conte. Che al termine hanno inviato dei chiarimenti in merito all'azione di monitoraggio e controllo effettuati presso il cantiere.

L'interlocuzione fra enti e progettisti della Cooperativa "Il Quinto Elemento", aggiudicataria del bando "Cammini e Percorsi" indetto dall'Agenzia del Demanio nel 2017, ha permesso di verificare che i lavori si sono svolti finora nel pieno rispetto delle regole e che si sta effettuando un monitoraggio accurato attraverso cronoprogrammi settimanali o bisettimanali che vengono sottoposti all'approvazione preventiva. In pratica ogni lavorazione viene descritta accuratamente e approvata dai vari enti coinvolti prima di poter essere effettuata. Ad esempio: si è deciso di svolgere manualmente la maggior parte delle lavorazioni edili per diminuire l'impatto acustico dei lavori.

Uno dei temi più discussi è quello della nidificazione di specie protette come la Berta maggiore: «L'unico sito occupato è la cavità censita al catasto con placchetta 0892SA/SS, si trova a una distanza di oltre cento metri dal cantiere – si legge nella disposizione dello Sva – In ogni caso, il Parco si riserva di esprimersi in senso più restrittivo in ragione di eventuali nuove acquisizioni dalle proprie attività di monitoraggio».

Soddisfazione dalla cooperativa per l'esito positivo: «Ci siamo mossi sempre in maniera scrupolosa, collaborando costantemente con la Sovrintendenza, il Parco, la Forestale e gli altri attori preposti alla tutela ambientale e paesaggistica. Gli ulteriori controlli da parte della Regione certificano che i lavori di restauro sono e saranno svolti sotto la massima attenzione degli enti, a garanzia della salvaguardia dei luoghi e della natura». I lavori a Punta Giglio riprenderanno la prossima settimana e dovrebbero concludersi a luglio.

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