Il trattore si ribalta in salita 16enne schiacciato e ucciso
di Luciano Onnis
Nicola Melas era alla guida di un mezzo agricolo di proprietà dei vicini
06 maggio 2021
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GUASILA. Aveva appena 16 anni Nicola Melas: è morto schiacciato dal trattore che stava guidando in un tratto scosceso di campagna. Il mezzo agricolo si è capovolto in un attimo senza dargli la possibilità di saltar via dal posto di guida. Nicola è morto schiacciato sotto il peso del trattore che aveva preso – secondo quanto emerso finora nelle indagini dei carabinieri – senza chiedere l’autorizzazione al proprietario, un amico di famiglia e vicino di casa con cui spesso andava nell’azienda agricola di “Serra Pardu”, nella campagne del paese.
Il lavoro nei campi, gli animali d’allevamento, la vita all’aria aperta erano la passione di Nicola e costituivano anche la sua aspirazione per un futuro occupazionale. E ancor più era una sua fissazione il trattore che il proprietario dell’azienda utilizzava normalmente nei lavori agricoli. Ieri mattina quel mezzo meccanico che lo affascinava è diventato per lui uno strumento di morte.
I contorni della disgrazia sono ancora tutti da chiarire, i carabinieri del paese e della compagnia di Sanluri, coordinati dal capitano Aldo Meluccio, devono verificare diversi particolari prima di inviare un rapporto alla Procura. Innanzitutto va chiarito se il ragazzo ha davvero preso il trattore senza l’autorizzazione del proprietario, se e quante volte lo ha fatto in passato, chi gli ha insegnato la guida del mezzo agricolo. Ai carabinieri il proprietario dell’azienda agraria avrebbe detto di non aver dato alcun permesso al ragazzo all'uso del trattore e che Nicola lo ha preso a sua insaputa mentre lui lavorava con alcuni braccianti alla sistemazione di rotoballe di foraggio nel capannone dell'azienda.
La tragedia è accaduta ieri intorno a mezzogiorno. Il ragazzo, come spesso capitava, era andato in campagna assieme a un vicino di casa e amico di famiglia per seguire i quotidiani impegni lavorativi nell'azienda di Serra Pardu. Il ragazzo si sarebbe a un certo punto allontanato dall'area del capannone in cui gli altri stavano sistemando le balle di foraggio, scomparendo alla vista di tutti. Quello che è successo poi lo hanno ricostruito i carabinieri. Nicola è salito sul trattore rosso, lo ha messo in moto e si è diretto sicuro verso gli ampi spazi della proprietà terriera, fatta di tratti pianeggianti e di avvallamenti con declivi in forte pendenza. Uno di questi è diventato per lui una trappola mortale, complice l'inesperienza nella guida.
Ha percorso prima i tracciati di sterrato, poi – è sempre l'ipotesi degli inquirenti - si è avventurato nei vasti spazi del verde campo sottostante le strutture dell'azienda agraria e qui ha commesso l'imprudenza di affrontare un tratto in forte pendenza senza avere le capacità per farlo in sicurezza. Il trattore si è rovesciato all'indietro e ribaltandosi ha schiacciato il corpo dello sventurato sedicenne. Sono stati il proprietario dell'azienda e i suoi operai agricoli ad accorgersi dell'accaduto e chiedere un intervento urgente del 118, informando anche i carabinieri dell'accaduto. Quando la pattuglia e i soccorritori sono arrivati sul posto, assieme ai familiari del ragazzo comprensibilmente disperati, per il povero Nicola non c'era più niente da fare. Il mezzo agricolo è stato posto sotto sequestro su disposizione dell’autorità giudiziaria e il magistrato di turno ha disposto l’esame sul corpo del ragazzo prima di autorizzare la restituzione della salma ai familiari. La sindaca di Guasila, Paola Casula, ha proclamato il lutto cittadino per oggi, giorno del funerale.
Il lavoro nei campi, gli animali d’allevamento, la vita all’aria aperta erano la passione di Nicola e costituivano anche la sua aspirazione per un futuro occupazionale. E ancor più era una sua fissazione il trattore che il proprietario dell’azienda utilizzava normalmente nei lavori agricoli. Ieri mattina quel mezzo meccanico che lo affascinava è diventato per lui uno strumento di morte.
I contorni della disgrazia sono ancora tutti da chiarire, i carabinieri del paese e della compagnia di Sanluri, coordinati dal capitano Aldo Meluccio, devono verificare diversi particolari prima di inviare un rapporto alla Procura. Innanzitutto va chiarito se il ragazzo ha davvero preso il trattore senza l’autorizzazione del proprietario, se e quante volte lo ha fatto in passato, chi gli ha insegnato la guida del mezzo agricolo. Ai carabinieri il proprietario dell’azienda agraria avrebbe detto di non aver dato alcun permesso al ragazzo all'uso del trattore e che Nicola lo ha preso a sua insaputa mentre lui lavorava con alcuni braccianti alla sistemazione di rotoballe di foraggio nel capannone dell'azienda.
La tragedia è accaduta ieri intorno a mezzogiorno. Il ragazzo, come spesso capitava, era andato in campagna assieme a un vicino di casa e amico di famiglia per seguire i quotidiani impegni lavorativi nell'azienda di Serra Pardu. Il ragazzo si sarebbe a un certo punto allontanato dall'area del capannone in cui gli altri stavano sistemando le balle di foraggio, scomparendo alla vista di tutti. Quello che è successo poi lo hanno ricostruito i carabinieri. Nicola è salito sul trattore rosso, lo ha messo in moto e si è diretto sicuro verso gli ampi spazi della proprietà terriera, fatta di tratti pianeggianti e di avvallamenti con declivi in forte pendenza. Uno di questi è diventato per lui una trappola mortale, complice l'inesperienza nella guida.
Ha percorso prima i tracciati di sterrato, poi – è sempre l'ipotesi degli inquirenti - si è avventurato nei vasti spazi del verde campo sottostante le strutture dell'azienda agraria e qui ha commesso l'imprudenza di affrontare un tratto in forte pendenza senza avere le capacità per farlo in sicurezza. Il trattore si è rovesciato all'indietro e ribaltandosi ha schiacciato il corpo dello sventurato sedicenne. Sono stati il proprietario dell'azienda e i suoi operai agricoli ad accorgersi dell'accaduto e chiedere un intervento urgente del 118, informando anche i carabinieri dell'accaduto. Quando la pattuglia e i soccorritori sono arrivati sul posto, assieme ai familiari del ragazzo comprensibilmente disperati, per il povero Nicola non c'era più niente da fare. Il mezzo agricolo è stato posto sotto sequestro su disposizione dell’autorità giudiziaria e il magistrato di turno ha disposto l’esame sul corpo del ragazzo prima di autorizzare la restituzione della salma ai familiari. La sindaca di Guasila, Paola Casula, ha proclamato il lutto cittadino per oggi, giorno del funerale.
