La Nuova Sardegna

Metano, quattro progetti per Snam

di Giuseppe Centore
Metano, quattro progetti per Snam

Il piccolo intervento sulla condotta nell’Oristanese svela per la prima volta il programma operativo di Enura (jv Snam+Sgi)

10 maggio 2021
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CAGLIARI. Emerge finalmente il progetto di Snam per la metanizzazione della Sardegna. Prevede quattro reti, parziali, e tre poli, non collegati per adesso, ma implementabili. Il progetto che Snam ha disvelato è contenuto nella premessa del dossier che Enura (la partecipata Snam-Sgi) ha presentato al ministero della Transizione Ecologica per avere il via libera a un tratto di pochi chilometri che collega i depositi del porto industriale di Oristano alla area produttiva limitrofa. Un progetto di 235 pagine dove ogni aspetto di questo piccolo tratto viene analizzato, ma che si apre con l’idea attuale di metanizzazione possibile. È quella che prevede la legge “semplificazioni”, approvata a settembre 2020. Due poli, con rigassificatori, e arrivo e vendita di gnl regolato alle aree industriali di Portovesme e Porto Torres. «Il sistema della Virtual Pipeline prevede che l’approvvigionamento del gas naturale in Sardegna avvenga attraverso il trasporto di GNL, Gas Naturale Liquefatto, con apposite navi cargo dai terminali regolati di la Spezia e Livorno». Per fare questo Snam ha chiesto l’adeguamento dei due terminali per l’attracco delle navi che dovranno fare la spola con la Sardegna.

I due terminali di stoccaggio e rigassificazione saranno realizzati con altrettante navi. Quello di Porto Torres avrà una nave da 25mila metri cubi di capacità «da ormeggiare all’interno dell’area portuale. Il terminale sarà collegato ai tratti di rete energetica Nord». Per Portovesme stessa tipologia di nave ma quattro volte più capiente, lunga poco meno di 300 metri con un ormeggio previsto «a lungo termine (25 anni) all’interno del porto. Il terminale sarà collegato alla rete di trasporto terrestre. Assicurerà una capacità di stoccaggio di circa 100 mila metri cubi di Gnl tali da garantire la transizione energetica delle principali utenze industriali dell’area (Eurallumina, Centrale Enel Grazia Deledda) e consentirà anche l’approvvigionamento alle utenze civili del Sud Sardegna attraverso il collegamento alla rete energetica». Ecco così prendere corpo una rete “divisa” in quattro zezioni: 1. Portovesme; 2. Area di Cagliari, collegata a Portovesme; 3. Centro, Oristano, collegato ai depositi costieri; 4. Provincia di Sassari, con Porto Torres, Alghero e Sassari, e «le altre utenze civili adiacenti».

Impossibile in questa fase fare il passo più lungo, anche perchè la legge questo prevede. «Le quattro aree di intervento previste, pur rappresentando iniziative progettuali disgiunte e non cumulabili dal punto di vista degli impatti in quanto localizzate in aree geografiche diverse e con tempistiche realizzative non concomitanti, concorrono a garantire il sistema di approvvigionamento del gas naturale alla Sardegna ed a costituire un sistema virtuale, ma integrato, di modalità di trasporto». Come nei giochi di enigmistica, basta però unire i quattro punti per arrivare alla figura definitiva: una unica rete, in procinto peraltro, ad essere tutta autorizzata.

@gcentore. ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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