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Contagi, il miglior dato da settembre L’isola può sperare nella zona gialla

SASSARI. Numeri da zona bianca, altro che arancione: in Sardegna la pandemia sembra rallentare ancora: ieri 31 nuovi casi. Per trovare un dato migliore di questo (27) bisogna andare indietro al 16...

11 maggio 2021
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SASSARI. Numeri da zona bianca, altro che arancione: in Sardegna la pandemia sembra rallentare ancora: ieri 31 nuovi casi. Per trovare un dato migliore di questo (27) bisogna andare indietro al 16 settembre dello scorso anno. E non si può neanche dire che questa frenata sia frutto di un basso numero di tamponi effettuati: nelle ultime 24 ore, infatti il numero dei test è stato di 4.473, il che porta l’indice di positività a un bassissimo 0,7 per cento. Il maggior numero di casi è stato registrato nella città metropolitana di Cagliari: più 19 con un totale che è salito 14.574. Numeri irrisori negli altri territori: +2 nel sud Sardegna (totale 8.424), +3 a Oristano (5.013), +4 a Nuoro (10.744) e + 3 a Sassari (16.927).

Un miglioramento che è di certo dovuto a tre settimane di zona rossa e a una di arancione (ieri è iniziata la seconda), ma anche alla maggiore diffusione dei vaccini. Effetti che ancora stentano a vedersi nell’andamento della curva dei decessi che non si arresta: anche ieri ci sono state due vittime con un totale che è salito a 1.418. Si potrà realmente gioire quando quella casella segnerà stabilmente il numero zero.

Buone notizie dai reparti non intensivi degli ospedali dove i ricoveri continuano a diminuire. Ieri il calo è stato di sette pazienti in meno. Nel complesso 288 posti sono occupati da malati Covid. Nei reparti di terapia intensiva, invece c’è stato un leggero aumento: un ricovero in più, 41 in totale. Si tratta di numeri del tutto tranquillizzanti. L’andamento è abbastanza comune in tutta Italia, ma in Sardegna in particolare. Cala infatti, attestandosi al 25%, la percentuale dei posti letto occupati da pazienti Covid-19 nei reparti ospedalieri ordinari, restando quindi ben al di sotto della soglia di allerta del 40% individuata dal Ministero della Salute. Lo mostrano i dati dell'Agenzia Nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas), relativi alla giornata del 9 maggio. La Sardegna ha un tasso di occupazione del 19 per cento nei reparti ordinari e del 18 nelle terapie intensive, quindi molto al di sotto della media nazionale e ancor di più dai valori di allarme.

Le persone in isolamento domiciliare sono 15.146 e i guariti sono complessivamente 38.789 (+214).

La situazione complessiva, quindi, tende nettamente al miglioramento e, se non ci saranno evoluzioni al momento non prevedibili, a fine settimana l’aggiornamento della classificazione delle regioni da parte del Comitato tecnico scientifico e del ministero della Salute potrebbe portare la Sardegna a una meno oppressiva zona gialla che, tra l’altro, consentirebbe la riapertura di ristoranti e bar. Le persone in isolamento domiciliare sono 15.146 e i guariti sono complessivamente 38.789 (+214). (r.pe.)



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