La Nuova Sardegna

Fiere, mostre e matrimoni: l’Isola ricomincia a vivere

Fiere, mostre e matrimoni: l’Isola ricomincia a vivere

Da lunedì 31 maggio il ritorno in zona bianca, riaprono anche centri commerciali e piscine

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CAGLIARI. La conferma ufficiale è attesa intorno a mezzogiorno. Da lunedì la Sardegna, ritornerà a essere di un colore bianco intenso. Sarà la fine del coprifuoco, anche se l’ipotesi di chiusura a mezzanotte sarebbe ancora in ballo: solo oggi sarà sciolta la riserva. Ma è questa l’unica incertezza, perché, all’inizio della settimana, riapriranno di sicuro bar e ristoranti al chiuso, i centri commerciali il sabato e la domenica. Sarà poi possibile organizzare matrimoni, sagre e concerti, anche se continuerà a essere obbligatorio l’uso della mascherina. Attenzione però: per partecipare agli eventi bisognerà dimostrare di essere stati vaccinati, almeno con la prima dose, o consegnare l’esito negativo di un tampone effettuato 48 ore prima.

La novità. All’ultimo momento potrebbe esserci uno spiraglio anche per le discoteche, con la riapertura autorizzata di bar e ristoranti interni, ma non si potrà ballare. Risolto, in mattinata, questo problema, gran parte delle linee guida per la ripartenza sono state messe nero su bianco dalla Cabina di regia nazionale, dopo una trattativa lampo fra il Governo e la Conferenza delle Regioni. Tutto, dunque, è pronto per la riapertura in grande stile, al cento per cento. Per la Sardegna sarà un ritorno in zona bianca. A marzo, va ricordato, era stata la prima regione a conquistare quel traguardo, ma in effetti solo per una manciata di giorni visto poi il successivo scivolone in arancione e rosso. È evidente, a questo punto, che da lunedì in poi il nuovo colore bianco andrà difeso, con intelligenza e determinazione. Perché ripetere, stavolta a giugno, gli errori commessi in passato, potrebbe compromettere l’avvio della stagione turistica.

Pronti via. L’ultimo monitoraggio del Comitato tecnico scientifico, che in mattinata sarà consegnato al ministro della salute, confermerà che la curva del contagio è in caduta libera. Nel report settimanale, la Fondazione Gimbe l’ha ribadito: «Dal 19 al 25 maggio i nuovi positivi sono diminuiti del 42 per cento», quarto miglior risultato fra le Regioni. Ancora: per la terza settimana consecutiva – sempre secondo Gimbe – i casi complessivi ogni 100mila abitanti non hanno superato la soglia di sicurezza stabilita dalle ultime tabelle ministeriali per entrare in zona bianca. A preoccupare ancora meno è la percentuale di posti letto occupati nelle terapie intensive e sub intensive. Con i rispettivi 10 e 13 per cento, continuano a essere molto distanti dai limiti imposti dall’Agenzia nazionale. È un ottimo risultato, perché proprio su questo valore viene calcolato l’Rt ospedaliero (l’incidenza dei ricoveri) e che, in Sardegna, ormai dovrebbe essere prossimo allo 0,5 ogni 100mila abitanti.

Il bollettino. L’Unità di crisi regionale ha rilevato 34 nuovi casi nelle ultime 24 ore, con un’incidenza dell’1,3 per cento rispetto ai 2.552 tamponi eseguiti. Tre i decessi, mentre continua a diminuire anche il numero dei pazienti in terapia intensiva: sono 21 e non ci sono stati nuovi ricoveri. Le persone in isolamento domiciliare sono 12.883 e i guariti 41.985 (+138).

Vaccini. Mercoledì sono state vaccinate 16.559 persone negli oltre 100 hub e centri territoriali. La Sardegna continua a essere in testa per numero di somministrazioni ogni 100mila abitanti, ma resta sempre ultima nella classifica fra dosi utilizzate e fiale consegnate con l’84,2 per cento e sette punti di svantaggio sulla media nazionale. Nel frattempo dall’Ufficio del commissario nazionale anti Covid, il generale Francesco Paolo Figliuolo, è arrivata la conferma che arriveranno 8,5 milioni di dosi nell’ultima settimana di maggio. Alla Sardegna dovrebbero essere assegnate 229mila dosi: sarà proprio questa la fornitura più consistente prima dell’annunciata spallata di giugno, quando dovrebbe essere toccata quota 600mila. Però il generale degli alpini è andato anche oltre: «Dal 10 giugno apriremo le prenotazioni a tutti e senza più limiti d’età, ma mi raccomando nel frattempo dobbiamo accelerare con gli over 60 e i fragili, dove da qualche parte siamo ancora in ritardo». Con questo messaggio, Figliuolo di fatto ha lanciato anche un doppio richiamo alla Sardegna, che ancora deve aprire la campagna per gli over 30 e recuperare terreno nella fascia degli ultrasessantenni.(ua)

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