La Nuova Sardegna

Precipita dal tetto del capannone: morto

di Luciano Onnis
Precipita dal tetto del capannone: morto

Gonnosfanadiga, vittima un 61enne di Guspini. La copertura cede sotto il suo peso, inutili i tentativi di soccorso

28 maggio 2021
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GONNOSFANADIGA. La copertura di un capannone che crolla sotto il suo peso, quindi la caduta fatale da 6 metri di altezza: il 61enne di Guspini, Umberto Collu, allevatore in un'azienda agraria nelle campagne di Gonnosfanadiga, è morto sul colpo per le lesioni riportate. Inutili i tentativi di rianimazione praticati dagli operatori del 118 accorsi sul posto assieme ai carabinieri del paese e del nucleo radiomobile della compagnia di Villacidro. I militari dell'Arma hanno immediatamente iniziato gli accertamenti per stabilire come sia avvenuta la disgrazia e se possa trattarsi di un incidente sul lavoro o di un infortunio extra lavorativo. Ipotesi più attendibile la seconda, tant'è che nella prima fase degli accertamenti di rito non sono intervenuti gli ispettori dello Spresal deputati a verificare la sicurezza sul lavoro in caso di incidenti gravi.

La tragedia è avvenuta nel tardo pomeriggio di ieri in località Santa Maria, lungo la strada provinciale 57 che collega le statali 196 e 197. Secondo quanto emerso dai primi riscontri dei carabinieri, Umberto Collu, che faceva il pastore in un'azienda zootecnica privata, è salito per motivi non ancora chiariti sulla copertura in conglomerato cementizio di un capannone aziendale adibito a fienile e ricovero animali. Mentre ci camminava sopra, la tettoia ha ceduto sotto il suo peso e l'uomo è caduto sulla pavimentazione dopo un volo di circa sei metri. Rimasto esanime a terra, è stato trovato da un'altra persona presente nell'azienda che è accorsa sentendo – almeno così sembra – l'urlo dell'uomo che cadeva nel vuoto. Immediata la richiesta di intervento del 118 e dei carabinieri, giunti rispettivamente con una medicalizzata dall'ospedale di San Gavino e dalla caserma di Gonnosfanadiga, ai quali si sono poi aggiunti i colleghi del nucleo radiomobile della compagnia di Villacidro, coordinati dal maggiore Andrea Cassarà. Il pastore precipitato nel vuoto non dava più segni di vita e ogni tentativo di rianimarlo è stato inutile. Dopo l'esame esterno del corpo da parte del medico legale della Asl di Sanluri, con la moglie della vittima presente sul posto ma tenuta a distanza, il magistrato di turno nella Procura di Cagliari ha autorizzato la restituzione della salma ai familiari.

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