La Nuova Sardegna

Il veto della Lega non piace agli alleati: decide il presidente

di Roberto Petretto
Il veto della Lega non piace agli alleati: decide il presidente

Oppi duro con Zoffili: «Hanno preso più di quanto gli spetta» Mura (FdI): «Non temiamo una verifica sul nostro operato»

30 maggio 2021
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SASSARI. Rimpasto sì, come annuncia il presidente Solinas, o rimpasto no (comunque non adesso e comunque senza toccare gli assessori leghisti) come dice il commissario della Lega, Zoffili? L’altolà del Carroccio alle voglie di rimpasto e di riorganizzazione della Giunta trova pochi consensi in maggioranza. Il più diretto e schietto è Giorgio Oppi, leader dell’Udc: «Non non abbiamo mai accampato pretese, mai avanzato richieste per quello che ci compete. Parleremo con il presidente e gli manifesteremo l'esigenza di ripristinare la rappresentatività e l'equilibrio. Sarà poi lui, in tempi più rapidi possibili, a decidere cosa fare».

Non è un mistero che l’Udc prema da tempo per un “riequilibrio” in Giunta: «Riteniamo che sia assurdo che un partito come il nostro, che ha 7 consiglieri e che garantisce costantemente la tenuta della maggioranza, non debba avere una giusta rappresentanza. Altrimenti che siano loro a garantire la tenuta della maggioranza. Noi abbiamo un assessore preparato, dei consiglieri sempre presenti. Non diciamo che si debba togliere all'uno o all'altro, vogliamo quello che ci compete».

Poi un promemoria per l’alleato: «Abbiamo sempre seguito un metodo e Zoffili dovrebbe ricordare gli impegni a suo tempo assunti. Si impuntano sui loro assessori, ma ricordo che non avrebbero dovuto avere nessun altro incarico, invece ne hanno ottenuti molti di più di quelli che gli competono. Hanno preso due enti in modo sibillino».

Stoccata che di certo sarà ribadita e rafforzata nel prossimo vertice di maggioranza: «Il nostro partito ha sempre espresso persone di grande prestigio e capacità, purtroppo questo non avviene per tutti. Comunque, non siamo stati noi a sollevare problemi, ma siamo arrivati a un punto tale che il chiarimento è necessario. Abbiamo garantito l'approvazione anche di quest'ultima legge e se il presidente riterrà di attivare entro giugno degli assestamenti, anche la Lega dovrà partecipare e prendere atto di una situazione si evolve. Non possono dire: i nostri sono questi e non si toccano».

Più diplomatico Francesco Mura di Fdi. Ma anche lui demanda tutto alle decisioni di Solinas: «Se il presidente, per la cui elezione sono stati determinanti altri partiti oltre al Psd'Az, annuncerà che è necessaria una valutazione politica, non vedo perché debbano essere dei partiti che si sottraggono a questa valutazione. Noi rispettiamo le intenzioni del presidente e della coalizione, non abbiamo paura di affrontare una valutazione o una verifica del nostro operato nella giunta regionale perché siamo fermamente convinti che nostro assessore abbia operato bene».

Scontato, ma non superfluo, il sostegno del Psd’Az a Solinas. Dice il capogruppo Franco Mula: «Il presidente è Solinas, rientra nelle sue prerogative azzerare, ripristinare la Giunta, sostituire alcuni assessori o tutti. Ricordo che abbiamo stipulato un patto di fedeltà al presidente. Quando lui riterrà opportuno procedere al rimpasto, e credo che non tarderà, tutti i partiti gli riconosceranno l'autorevolezza per dire chi resterà o chi sarà sostituito. Sono anche convito che tutti si fideranno delle scelte del presidente».

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