La Nuova Sardegna

Armani apre la stagione a Porto Cervo. Costa sempre più Smeralda

Stefania Puorro
Armani apre la stagione a Porto Cervo. Costa sempre più Smeralda

Ottimismo nella piazzetta dei vip dove cominciano ad arrivare i primi turisti

13 giugno 2021
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PORTO CERVO. Nella “Passeggiata” di Porto Cervo, lì dove le boutique di del lusso hanno già spalancato le porte, mancava soltanto lui: Giorgio Armani. Ora c’è. Aspettava da anni di trovare lo spazio perfetto e le sue scelte non sono mai affrettate. Così eccolo apparire in uno degli angoli più belli, l’unico che voleva, nei locali che sino a un anno fa ospitavano Versace. I suoi dirimpettai sono Louis Vitton e Dior, a fianco ci sono gli amici di Gucci, Prada, Tod’s e Fratelli Rossetti. Per Armani è un debutto con il botto in Costa Smeralda e questo avviene nell’anno in cui il suo brand si è piazzato al primo posto tra i dieci più apprezzati dagli italiani secondo la classifica LoveBrands, della piattaforma internazionale Talkwalker. L’arrivo di Armani è un segnale importante. Un segnale di ripartenza di una nuova stagione che vuole lasciarsi alle spalle la pandemia. I turisti (la maggior parte stranieri) cominciano a farsi vedere e muovono i primi silenziosi passi tra vicoli, negozi e spiagge.

Hotel e ville. Gli alberghi di Smeralda Holding (società controllata da Qatar Holding) hanno già riaperto: il Cervo, il Pitrizza, il Cala di Volpe e il Romazzino hanno cominciato ad accogliere i primi clienti da un paio di settimane, ma il boom degli arrivi è previsto per luglio e agosto. Già operativi anche Luci di la Muntagna, Colonna Resort, Grand Hotel in Porto Cervo, Valdiola, Capriccioli, Balocco. Rimarrà chiuso invece Le Ginestre, perché è saltata sia la vendita ai cinesi sia, dunque, la stagione.

Aperte anche quasi tutte le ville, in molte delle quali sono in corso lavori di sistemazione e ristrutturazione. Ma hanno attraccato alle banchine di Porto Cervo anche i primi maxi yacht, tra i quali spicca “Faith”, 97 metri, del miliardario canadese Lawrence Stroll. E l’economia, con tanti posti di lavoro soprattutto per i sardi, ricomincia a girare.

Bar e ristoranti. A Porto Cervo centro, alcuni ristoranti sono ancora chiusi ma la preparazione è a buon punto. In uno degli storici bar del Sottopiazza, “La Virgola”, c’è aria di ottimismo. Lo scorso anno aveva aperto il 29 giugno ma il grande movimento si era visto solamente per due settimane ad agosto, a causa dell’emergenza sanitaria. «Quest’anno - fanno sapere i dipendenti del locale - l’attività è ripartita il 1° giugno e per adesso copriamo due turni, dalle 8 alle 22,30. Ancora non ci sono tanti vacanzieri, ma sappiamo che stanno arrivando e crediamo che questa possa essere la stagione di una nuova svolta».

Si lavora senza sosta pure al Molo Vecchio: il waterfront è ancora un cantiere ma nel giro di qualche giorno potrà riprendere vita.

Armani. Le vetrine sono ancora coperte. Di fronte all’attento sguardo di un architetto, un gruppo di giovani va avanti e indietro per sistemare ogni angolo del locale e a nessun esterno è consentito sbirciare. Tutto dovrà essere perfetto per il giorno dell’apertura: il 16 giugno. E Re Giorgio ci sarà? In questo momento il suo arrivo sembra escluso. Comunque, lui ama la Costa Smeralda e appena avrà un po’ di tempo libero la raggiungerà in barca, come fa sempre.

Gli investimenti. Smeralda Holding procede nel piano di investimenti quinquennale di 120 milioni di euro. 46,5 milioni sono già stati investiti dal 2017 per due fasi di restyling dell’hotel Cala di Volpe e la riprogettazione dell’ingresso del Romazzino. Quest’anno ne sono stati spesi più di 15 per la terza fase di “ritocco” del Cala di Volpe, affidata agli architetti di fama mondiale Bruno Moinard e Claire Bétaille (studio di architettura 4BI & Associés e Dordoni Architetti). Tante le innovazioni, ma il design originale di Jacques Couelle non è stato modificato. Altri 60 milioni sono stati programmati da quest’anno al 2023 per le ristrutturazioni dell’hotel Cervo, del Pitrizza, del Romazzino e per la trasformazione del Cervo Tennis Club in un hotel lifestyle di 40 camere con ristoranti brandizzati rivolti alla clientela più giovane.

Sostenibilità ambientale. Una Costa Smeralda sempre più sostenibile. È il progetto che sta portando avanti il Consorzio e che ha compiuto nei giorni scorsi un altro passo. Sono stati infatti completati i nuovi collegamenti pedonali tra le aree consortili che consentono di camminare, correre e attraversare in sicurezza un percorso tra il verde e le spiagge.
 

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