44enne di badesi a giudizio per concorso in omicidio stradale
Mortale con l’auto prestata assolto il proprietario
di Tiziana Simula
BADESI. Assolto perché il fatto non costituisce reato. Piergianni Stangoni, 44 anni, di Badesi, era accusato di omicidio stradale “in cooperazione colposa” con Francesco Addis, 40 anni, anche lui di...
23 luglio 2021
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BADESI. Assolto perché il fatto non costituisce reato. Piergianni Stangoni, 44 anni, di Badesi, era accusato di omicidio stradale “in cooperazione colposa” con Francesco Addis, 40 anni, anche lui di Badesi: la Procura gli contestava di aver prestato la sua macchina all’amico – lui si era seduto a fianco – che si era messo alla guida ubriaco.
Poco dopo la tragedia. L’auto, un’Audi A3, aveva travolto e ucciso un ragazzo di Castelsardo, Simone Congiu – avrebbe compiuto 18 anni il mese dopo quel tragico 16 luglio 2016 – mentre era in sella al suo scooter Yamaha 50 con la fidanzatina, Giada Pinna, all’epoca quindicenne, rimasta gravemente ferita. Stangoni, in quanto proprietario della macchina non avrebbe dovuto consentire all’amico di mettersi alla guida sapendo che era ubriaco. Questa l’accusa.
Ma ieri il gup del tribunale di Sassari, Antonio Pietro Spanu, lo ha assolto. Bisognerà ora attendere le motivazioni della sentenza per capire le ragioni della decisione.
Il 44enne, difeso dagli avvocati Giovanni Azzena e Gianluigi Mastio, era finito a processo dopo la condanna a quattro anni dell’imputato principale, cioè l’automobilista (il difensore di Addis, l’avvocato Domenico Putzolu ha presentato appello contro la sentenza di primo grado). L’inchiesta della Procura di Sassari si era allargata al proprietario dell’auto in seguito alla denuncia dei familiari della vittima e della ragazza rimasta ferita (assistiti dagli avvocati Nino Cuccureddu e Leonarda Lepori). Piergianni Stangoni era stato imputato per “cooperazione colposa” con Addis ed è stato giudicato con rito abbreviato condizionato all’audizione di un testimone. Un maresciallo dei carabinieri che intervenne nel luogo dell’incidente e che ha riferito al giudice che né Stangoni, né Addis erano ubriachi. La difesa ha anche contestato, con una perizia di parte, l’accertamento enzimatico che fu fatto in ospedale ad Addis dal quale risultò che aveva guidato sotto l’effetto dell’alcol, ritenendolo «non scientificamente probante».
Ieri la conclusione del processo, con l’assoluzione.
L’incidente mortale era avvenuto intorno alle 5 del mattino, in località Spina Santa, tra Valledoria e Badesi. A quell’ora i due ragazzi rincasavano dopo una serata trascorsa in un locale. L’Audi A3 aveva tamponato e travolto lo scooter Yamaha 50, che precedeva l’auto. L’impatto era stato violentissimo tanto che Simone Congiu e la fidanzatina erano stati sbalzati a diversi metri di distanza, mentre la macchina aveva proseguito la sua corsa finendo contro il guardrail.
Simone Congiu non era morto sul colpo, dopo lo schianto. Il 17enne si era arreso dopo qualche ora nel reparto di Rianimazione dell’ospedale civile di Sassari.
Poco dopo la tragedia. L’auto, un’Audi A3, aveva travolto e ucciso un ragazzo di Castelsardo, Simone Congiu – avrebbe compiuto 18 anni il mese dopo quel tragico 16 luglio 2016 – mentre era in sella al suo scooter Yamaha 50 con la fidanzatina, Giada Pinna, all’epoca quindicenne, rimasta gravemente ferita. Stangoni, in quanto proprietario della macchina non avrebbe dovuto consentire all’amico di mettersi alla guida sapendo che era ubriaco. Questa l’accusa.
Ma ieri il gup del tribunale di Sassari, Antonio Pietro Spanu, lo ha assolto. Bisognerà ora attendere le motivazioni della sentenza per capire le ragioni della decisione.
Il 44enne, difeso dagli avvocati Giovanni Azzena e Gianluigi Mastio, era finito a processo dopo la condanna a quattro anni dell’imputato principale, cioè l’automobilista (il difensore di Addis, l’avvocato Domenico Putzolu ha presentato appello contro la sentenza di primo grado). L’inchiesta della Procura di Sassari si era allargata al proprietario dell’auto in seguito alla denuncia dei familiari della vittima e della ragazza rimasta ferita (assistiti dagli avvocati Nino Cuccureddu e Leonarda Lepori). Piergianni Stangoni era stato imputato per “cooperazione colposa” con Addis ed è stato giudicato con rito abbreviato condizionato all’audizione di un testimone. Un maresciallo dei carabinieri che intervenne nel luogo dell’incidente e che ha riferito al giudice che né Stangoni, né Addis erano ubriachi. La difesa ha anche contestato, con una perizia di parte, l’accertamento enzimatico che fu fatto in ospedale ad Addis dal quale risultò che aveva guidato sotto l’effetto dell’alcol, ritenendolo «non scientificamente probante».
Ieri la conclusione del processo, con l’assoluzione.
L’incidente mortale era avvenuto intorno alle 5 del mattino, in località Spina Santa, tra Valledoria e Badesi. A quell’ora i due ragazzi rincasavano dopo una serata trascorsa in un locale. L’Audi A3 aveva tamponato e travolto lo scooter Yamaha 50, che precedeva l’auto. L’impatto era stato violentissimo tanto che Simone Congiu e la fidanzatina erano stati sbalzati a diversi metri di distanza, mentre la macchina aveva proseguito la sua corsa finendo contro il guardrail.
Simone Congiu non era morto sul colpo, dopo lo schianto. Il 17enne si era arreso dopo qualche ora nel reparto di Rianimazione dell’ospedale civile di Sassari.