La Nuova Sardegna

Mattinata di terrore a Porto Alabe

di Gulia Serra
Mattinata di terrore a Porto Alabe

Decine di villeggianti salvati dall’intervento in extremis della flotta aerea

26 luglio 2021
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PORTO ALABE . Che la situazione potesse degenerare lo si era già percepito verso le 23 di sabato, quando il fuoco ha iniziato a correre veloce in più direzioni, spinta da un vento infernale. Il profilo delle colline sopra Porto Alabe è rosso, minaccioso e le fiamme percorrono chilometri nelle campagne di Tresnuraghes, inghiottendo ulivi, aziende agricole, macchia mediterranea. L'allarme nella marina scatta verso l'una di notte, con le campane della chiesa che suonano all'impazzata. Famiglie, giovani, anziani e disabili si riversano in strada. Il termometro segnava 39 gradi, l'aria era irrespirabile. L'indicazione è di radunarsi nella piazza della chiesa, davanti al mare. Molti hanno scelto di andare via, altri hanno aspettano di capire l'evoluzione della situazione. Ma a correre veloce, oltre al fuoco, sono anche le informazioni che arrivano dai centri vicini, in cui la devastazione è già realtà. Cuglieri e Sennariolo sono avvolte dalle fiamme e il vento spinge verso la costa. Intanto le fiamme raggiungono Tresnuraghes e saltano la strada che collega il paese alla marina. L’attesa è per la luce del giorno, quella che consentirà l'intervento dei mezzi aerei. Ma verso le 5.30 del mattino la situazione precipita. Le fiamme, alte e imponenti, arrivano a ridosso del villaggio. Ancora un allarme, ancora il terrore. Ma il vento cambia di nuovo direzione all'improvviso, spingendo il pericolo verso l'interno. E inizia piovere. Il fuoco sembra retrocedere. Alle 7.30 arrivano i primi mezzi aerei che sembrano domare l'avanzata delle fiamme. Operano sul versante collinare, impedendo lo scollinamento del fuoco. Il peggio sembra passato. Ma non è così. Il vento cambia ancora rotta e rinvigorisce quello che sembrava ormai un pericolo scampato. Alle 10 del mattino il fumo punta verso l'abitato. Poi le fiamme, alte ed imponenti, s'impossessano del versante che guarda il mare. In pochi minuti è l'inferno. I roghi circondano Porto Alabe e corrono veloci verso le abitazioni. Gli elicotteri sembrano faticare, le fiamme avanzano pericolosamente chiudendo in una morsa la marina. Finché non giunge il canadair a supportare gli altrimezzi aerei. L'intervento in extremis è determinante.

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